Aggiornamento giovedì 14 luglio

Un uomo è stato arrestato in Ohio con l’accusa di aver violentato e messo incinta la bambina di 10 anni di cui il presidente Joe Biden aveva parlato la scorsa settimana. La bambina, aveva raccontato Biden, era stata costretta a spostarsi nel vicino stato dell’Indiana, poiché in Ohio l’aborto è proibito a partire dalla sesta settimana di gravidanza anche in caso di stupro o incesto.

La storia era sembrata sospetta a molti e i factchecker di diversi giornali non erano riusciti a verificarla. L’arresto dell’uomo, un immigrato illegale proveniente dal Guatemala, sembra invece confermarla. La bambina ha abortito in Indiana lo scorso 30 giugno.


Venerdì scorso, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha citato una storia sull’aborto con un’unica fonte e che, fino ad ora, nessuno è riuscito a verificare. Biden ha parlato di una bambina di dieci anni, messa incinta dopo una violenza sessuale che, non potendo abortire in Ohio dopo la sentenza della Corte suprema, si sarebbe spostata nel vicino stato dell’Indiana per ricevere il trattamento.

Biden ha raccontato l’episodio in un momento altamente simbolico: mentre si apprestava a firmare un ordine esecutivo che cerca di limitare gli effetti del divieto all’aborto già implementato da diversi stati repubblicani. Si tratta dell’azione più concreta intrapresa dal presidente sull'aborto fino a questo momento.

La storia era già diventata virale prima di essere ripresa da Biden, con migliaia di tweet e numerosi articoli sui giornali degli Stati Uniti e di altri paesi. La credibilità dell’episodio, però, è traballante.

La storia ha un’unica fonte: Caitlin Bernard, una dottoressa dell’Indiana e attivista a favore del diritto all’aborto. Bernard ha raccontato al giornale locale IndyStar di aver saputo del caso da un medico dell’Ohio che l’avrebbe contattata per aver informazioni su come comportarsi, poiché la legge introdotta nel suo stato dopo la decisione della Corte suprema vieta l’aborto anche in caso di stupro e incesto.

Dopo aver parlato con Bernard, il medico avrebbe consigliato alla famiglia della bambina di recarsi in Indiana per ottenere un’interruzione di gravidanza.

Cosa non torna

Dopo la ripresa della storia da parte di diversi media e soprattutto dopo che Biden ne ha parlato, numerosi giornalisti e factchecker hanno cercato di verificarla, ma dopo giorni di ricerca non sono emerse conferme, anzi.

Bernard ha rifiutato tutte le richieste di chiarimento e il giornale IndyStar, il primo a riferire la notizia, si è limitato a far sapere di aver svolto tutte le verifiche del caso e ha preferito non commentare ulteriormente la vicenda.

Il caso è divenuto sospetto anche perché i medici dell’Ohio sono tenuti a denunciare i casi di sospetta violenza sessuale nei quali si imbattono. Nello stato non esiste un registro centralizzato di questo tipo di denunce, quindi senza conoscere la giurisdizione dove è avvenuto il fatto è quasi impossibile verificare se una denuncia è stata sporta o meno. Il Washington Post ha contattato le autorità delle principali città dello stato e nessuna ha ricevuto una denuncia di questo tipo.

Altri dubbi sono stati sollevati da Dave Yost, il procuratore generale dello stato, un repubblicano che ha sostenuto parte degli sforzi di Donald Trump per invalidare l’elezione del suo successore. Yost ha detto che in un caso simile ci sarebbe stata una richiesta da parte delle autorità locali di un’esame medico per provare a individuare il Dna del violentatore. Il laboratorio che esegue queste analisi è alle dirette dipendenze del procuratore e Yost ha detto che nessun caso del genere è arrivato alla loro attenzione di recente.

Un caso plausibile?

Secondo Yost, inoltre, un caso del genere sarebbe del tutto impossibile, poiché il divieto di aborto dello stato non si applicherebbe in questo caso. Questa seconda questione è in realtà più complicata. La legge dell’Ohio prevede il divieto di aborto a partire da quando diventa udibile il battito del cuore del feto, il che può avvenire tra la quinta e la sesta settimana di gravidanza, quando molte donne non sanno ancora di essere incinta.

La legge non prevede eccezioni in caso di aborto o stupro, ma stabilisce che l’aborto è consentito per emergenze mediche, definite come un «grave rischio di un danno sostanziale e irreversibile ad una delle principali funzioni corporee della donna incinta». La legge esclude esplicitamente le conseguenze psicologiche della gravidanza tra le possibili eccezioni.

Ospite di una trasmissione del network di destra FoxNews, Yost ha detto che la legge dell’Ohio «ha una sezione sulle emergenze mediche più ampia della semplice tutela della vita della madre», ma non ha spiegato a quale eccezione potrebbe far ricorso una minorenne messe incinta dopo uno stupro se la sua gravidanza fosse non problematica per la sua salute dal punto di vista medico come definito dalla legge dello stato.

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