Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha accusato i sostenitori dell’ex presidente Donald Trump nel partito repubblicano di essere una «minaccia per la democrazia» e ha descritto le elezioni di metà mandato del prossimo novembre come «una battaglia per l’anima di questa nazione».

Biden ha tenuto il suo discorso in un luogo simbolico e importante: la Independence hall di Philadelphia, l’edificio dove venne firmata la dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti, oltre 300 anni fa. Biden ha parlato per 24 minuti con un discorso trasmesso in diretta e in prima serata.

«Repubblicani Maga»

Al centro del discorso di Biden c’è stata la separazione tra la minoranza trumpiana, «una forma di estremismo che minaccia le fondazioni della nostra repubblica», e il resto del Partito repubblicano che è «dominato, guidato e intimidito da Trump e dai repubblicani Maga», dall’acronomio di make america great again, lo slogan della campagna presidenziale di Trump.

Durante il discorso, Biden è stato interrotto proprio da un coro di sostenitori di Trump che gli ha rivolto un criptico insulto molto utilizzato nei circoli della destra radicale americana. 

Il discorso è importante perché mostra come Biden intende affrontare gli ultimi mesi di campagna elettorale per le elezioni di metà mandato, un momento chiave della sua presidenza. I democratici rischiano di perdere la maggioranza al Senato oppure, se le elezioni dovessero andare meglio del previsto, potrebbero riuscire a renderla più solida e quindi maggiormente in grado di implementare le riforme di Biden.

La tattica per ora è quella di dividere il partito repubblicano e i suoi elettori, considerati interlocutori rispettabili, dagli «estremisti trumpiani», che «seguono ciecamente un leader» e sono «disponibili a praticare violenza politica». Alla fine del discorso, Biden ha invitato i suoi ascoltatori ad andare a votare il prossimo novembre.

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