Aggiornamento 15.50 

Secondo fonti egiziane, Israele avrebbe accettato una proposta di cessate il fuoco a Gaza fatta dai mediatori egiziani. La Jihad islamica dice che colloqui sono in corso, ma non ha ancora fornito una risposta.


Sale a 32 il bilancio dei palestinesi uccisi nei bombardamenti israeliani su Gaza, tra loro almeno sei bambini. I miliziani della Jihad islamica palestinese rispondono con il lancio di razzi e bombe di mortaio. Secondo l’esercito israeliano, da venerdì sono almeno 600 i proiettili sparati dalla Striscia. Nel frattempo, Israele rivendica l’uccisione di un altro leader palestinese. 

«Sorgere dell’alba»

L’esercito italiano ha ribattezzato l’operazione militare in corso in queste ore “Sorgere dell’alba” ed avverte che potrebbe durare per almeno una settimana. Gli attuali scontri sono i più violenti dal maggio 2021, quando una serie di bombardamenti sulla Striscia ha ucciso oltre 200 palestinesi.

A causare quest’ultimo episodio di tensione è stato l’arresto di Bassam al-Saadi, un importante leader della Jihad islamica, fermato in Cisgiordania. Dopo l’arresto, la polizia e l’esercito israeliano hanno rafforzato il confine con Gaza, stringendo i controlli alla frontiera e limitando gli spostamenti dei palestinesi.

Ma dopo quattro giorni senza che si verificasse una rappresaglia palestinese, il governo israeliano ha deciso di agire in modo preventivo, iniziando a colpire obiettivi della Jihad islamica in tutta la Striscia e causando una reazione con il lancio di centinaia di razzi.

Hamas, la principale organizzazione militante palestinese, che controlla la Striscia di Gaza, al momento non è coinvolto nei combattimenti. 

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