- La Russia non fa più da deterrente, l’Azerbaigian scalpita, l’Armenia si affida all’Iran, l’occidente balbetta: tutte le regole che garantivano la pace sono saltate.
- Il conflitto non accenna a spegnersi per la contemporanea presenza di molte potenze che manovrano nell’area. Il corridoio di Lachin è bloccato e Mosca sembra non essere in grado di far rispettare gli accordi del cessate il fuoco.
- Se gli azeri andranno avanti nelle loro provocazioni, Teheran interverrà e sarà una nuova guerra regionale.
La guerra ucraina, dicono gli esperti, può avere un’escalation verticale ma anche orizzontale. Quella verticale è l’attuale aumento delle armi e della loro potenza, fino al temutissimo utilizzo del nucleare. Ma l’orizzontale non è meno pericolosa: il contagio del conflitto in altre aree, come l’Africa sub sahariana (come il moltiplicarsi degli interventi della Wagner) o la Bosnia e il Kosovo (si è riacceso il contenzioso con la Serbia), o infine il Caucaso. In quest’ultimo quadrante il conf



