Per la prima volta dopo quattro mesi a Pechino e Shanghai non si sono verificati nuovi casi da Covid-19. La commissione sanitaria nazionale ha rivelato che nel paese si sono verificati solo 22 contagi nelle ultime 24 ore.

Le nuove misure

Nei mesi scorsi la Cina ha contenuto la pandemia con lockdown prolungato, costringendo a casa milioni di persone (25 milioni a Shanghai), test di massa e restrizioni che hanno avuto un impatto pesante nella vita quotidiana. Diversi video, girati soprattutto da cittadini stranieri, hanno mostrato la rigidità delle misure di contenimento imposte dal governo centrale cinese e suscitato diverse critiche.

Per cercare di tenere la situazione sotto controllo la a fine maggio la vicesindaca di Shanghai, Zong Ming, aveva promesso un allentamento delle misure di restrizione. «Dal 1° giugno fino alla fine del mese, se il rischio di un rimbalzo delle infezioni sarà sotto controllo, attueremo in pieno la prevenzione e il monitoraggio dell’epidemia, normalizzeremo la gestione e ripristineremo completamente la vita e la produzione della città», aveva detto Ming.

Proprio per questo Pechino ha annunciato il dimezzamento del periodo di quarantena obbligatorio per i visitatori internazionali che da tre settimane è sceso a dieci giorni. Per i nuovi arrivati e per chi ha avuto contatti con positivi è prevista una quarantena centralizzata di sette giorni e un «monitoraggio attento» per altri tre giorni a casa.

La situazione in Italia

Se in Cina il virus sembra aver quasi azzerato la sua diffusione non si può dire la stessa cosa dell’Europa dove invece continua ad avanzare a fasi alterne in diversi paesi. In Italia i contagi sono alti: nella giornata di ieri i casi registrati sono stati 24.747 mentre sono stati 63 i decessi. Il tasso di positivià è al 24,5 per cento. Un numero altissimo dovuto alla diffusione di Omicron 5, la sottovariante di Omicron che secondo gli esperti ha un alto livello di contagiosità.

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