In concomitanza con l’arrivo dell’estate aumentano anche le partenze dalle coste libiche e tunisine dei barconi carichi di persone che raggiungono l’Europa.

I rischi dei naufragi aumentano esponenzialmente e infatti l’ultimo bilancio recita di un barcone affondato con a bordo 45 migranti al largo della Libia. Tra i cinque morti si registrano anche una donna e un bambino, le altre persone a bordo sono state salvate da alcuni pescatori che si trovavano nelle vicinanze. Ad annunciare l’ennesima tragedia in mare è Safa Msehli, portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) che ha affermato anche che nella sola giornata di domenica sono stati 700 i migranti intercettati dalla Guardia costiera libica durante i pattugliamenti lungo le coste del paese arabo e portati nei centri di detenzione.

«Le notizie che giungono dall’Oim sull’ultimo naufragio nel Mediterraneo, che avrebbe tra le vittime anche un bambino, lasciano sgomenti – si legge su una nota di Save the Children – Sono l’ulteriore dimostrazione di quanto sia indispensabile e urgente un maggiore impegno degli Stati membri e dell’Unione europea nelle operazioni di salvataggio e per un sistema strutturato, coordinato ed efficace di ricerca e soccorso e canali d'ingresso sicuri affinché cessi questa catastrofe»

Quest’ultimo naufragio segue quello di aprile in cui sono morti almeno 130 migranti dopo che dall’imbarcazione hanno mandato diversi segnali di soccorso alle autorità maltesi. Nessuno però è intervenuto, con Frontex che dice di aver avvisato la Guardia costiere italiana e maltese.

Gli sbarchi

Nelle ultime settimane il numero degli arrivi è aumentato drasticamente. Su più di 20 barche partite nel week end è stato intercettato solo un gommone dalla Guardia costiera libica, le altre sono sbarcate a Lampedusa. Nelle ultime 24 ore sono 2.128 i migranti che hanno raggiunto l’isola italiana. Alcune delle imbarcazioni hanno chiesto aiuto al centralino di Alarm phone prima di sbarcare. Ma con due gommoni si sono persi i contatti da domenica mattina e si teme il peggio. Due sono i barconi arrivati dalla Tunisia, a bordo tutti minori con un’età compresa tra gli 8 e i 14 anni.

La rotta del Mediterraneo centrale che parte dalla Libia è ripresa a pieno ritmo, come lo testimoniano anche i numeri del ministero sugli arrivi di questo 2021: da gennaio sono 10.725 gli sbarchi, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno della pandemia (4.105) e molto di più rispetto al 2019 (842).

Le procedure di accoglienza, prima di effettuare i respingimenti e i rimpatri di chi viene considerato migrante economico e vede negata la sua richiesta d’asilo, ora prevedono un periodo di transizione all’interno delle navi quarantena. Una misura giustificata dalla pandemia. E in questa direzione si sta procedendo anche con gli ultimi approdi all’isola di Lampedusa: «Stiamo trasferendo oltre 150 persone sulla nave quarantena Splendid, altre 200 sono pronte per partire con la Sansovino, stiamo aspettando un’altra nave per cercare di svuotare l’hotspot» ha detto il sindaco Totò Martello. Nell’hot spot dell’Isola la situazione rimane critica, secondo il sindacato di polizia Coisp attualmente ci sono oltre duemila persone quando ne potrebbe contenere massimo duecento. Una situazione che rischia di arrivare al limite nelle prossime ore.

Sulla questione interviene anche il deputato di LeU Erasmo Palazzotto: «Leggo di donne, uomini e bambini ammassati in condizioni igieniche inaccettabili in mezzo alla spazzatura accumulata da ore, con bagni ridotti malissimo. Da vent’anni gli stessi drammatici problemi, usati sempre pretestuosamente, che nessuno di fatto risolve Abbandonando Lampedusa e le persone che abitano l’Isola a se stesse.Sono convinto che il ministero dell’Interno di un Paese come l’Italia può facilmente trasferire tutte le persone arrivate sull’Isola sulla terra ferma in poche ore risparmiandoci l’ennesima pagina di cui vergognarci».

La politica

Un’ondata di arrivi su cui la destra da Salvini alla Meloni sta cercando di capitalizzare voti e alimentare la propaganda elettorale. «L’Italia viene invasa da migliaia di irregolari che portano guadagno unicamente a chi vuole lucrare sul commercio di essere umani e sulle tragedie. L’isola è al collasso e, complice il bel tempo, la situazione non potrà che peggiorare. Sono urgenti misure rigide come il blocco navale, chiesto da sempre da Fratelli d’Italia. Mentre numerose attività sono chiuse e gli italiani subiscono il coprifuoco, migliaia di immigrati sono liberi di girare liberamente per il nostro territorio con tutti i pericoli sanitari che ne derivano» ha detto Carolina Varchi, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia alla Camera dei Deputati.

«Con Lamorgese ci siamo messaggiati ieri però se si aspetta la solidarietà europea penso che vada a finire come i vaccini, cioè nel nulla» ha detto invece il leader della Lega Matteo Salvini che nella giornata del 1° maggio ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi per chiedere un incontro e discutere di immigrazione e fermare gli sbarchi.

«Ho chiesto di incontrare il ministro dell'Interno per rinnovare, con il sindaco dell'isola, il nostro appello: Roma punti i piedi con l’Unione europea e pretenda subito la solidarietà più volte invocata dal Pontefice: tutto il resto è vergognosa ipocrisia» ha detto invece il governatore della regione Sicilia Nello Musumeci.

Sulla questione è intervenuto anche il neo segretario del Partito democratico Enrico Letta: «Il salvataggio non è politica migratoria, ma un modo per rispettare leggi del mare. Accanto a questo bisogna applicare a livello europeo quelle regole disegnate e non applicate, sul ricollocamento e gestione dei flussi migratori».

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