I rappresentanti di Regno Unito, Usa, Francia, Germania e Ucraina si sarebbero dovuti incontrare per arrivare a una tregua fra Mosca e Kiev. Il ministro degli Esteri ucraino dovrebbe comunque tenere un incontro bilaterale con il suo omologo britannico David Lammy. Secondo i media statunitensi la Casa Bianca avrebbe chiesto a Kiev di riconoscere la Crimea come territorio russo, ma Zelensky non è d’accordo
Da Parigi a Londra e poi il dietrofront. Nella capitale del Regno Unito si sarebbe dovuto tenere un altro round di negoziati per raggiungere un cessate il fuoco in Ucraina, dopo gli sforzi di mediazioni avvenuti la scorsa settimana in Francia. All’incontro dovevano essere presenti, da programma, i rappresentanti di Regno Unito, Usa, Francia, Germania e Ucraina. Ma è tutto saltato dopo che il segretario di Stato Marco Rubio ha deciso di disertare insieme all’inviato del presidente Usa Donald Trump per l'Ucraina e la Russia. Keith Kellogg. Anche i ministri degli Esteri di Francia e Germania hanno fatto sapere di voler rinviare la loro partecipazione ai colloqui. Il ministro degli Esteri ucraino dovrebbe comunque tenere un incontro bilaterale con il suo omologo britannico David Lammy.
Una breve dichiarazione del ministero degli Esteri britannico ha annunciato che le riunioni ministeriali programmate per questa mattina non si sarebbero più svolte e sarebbero state sostituite da discussioni dietro le quinte condotte da funzionari. Il capo di gabinetto di Volodymyr Zelenskyy, Andriy Yermak , è arrivato a Londra, accompagnato dal ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov e dal ministro degli Esteri Andrii Sybiha.
«Nonostante tutto, lavoreremo per la pace», ha detto. «Oggi parleremo dei modi per raggiungere un cessate il fuoco completo e incondizionato come primo passo verso un processo di risoluzione completo e il raggiungimento di una pace giusta e sostenibile», ha aggiunto.
«A quanto ci risulta, non è stato ancora possibile avvicinare le posizioni su alcune questioni, e questo è il motivo per cui questo incontro non ha avuto luogo ora», ha detto il portavoce del Cremlino Dmistry Peskov.
Secondo il sito di notizie Axios la Casa Bianca avrebbe invitato Kiev ad accettare il riconoscimento della Crimea come parte della Russia e il riconoscimento non ufficiale del controllo russo su quasi tutte le aree occupate dall'invasione del 2022.
Per il Wall Street Journal i mediatori di Regno unito e Francia sarebbero «aperti a uno scenario» in cui Kiev «accetterebbe la perdita del controllo di alcuni territori occupati dalla Russia», in cambio di sostegno economico e garanzie di sicurezza. Il tycoon ha dichiarato la scorsa settimana che gli Stati Uniti potrebbero «rinunciare» alla mediazione se una delle due parti non si muoverà verso la pace.
Il “no” di Zelensky
Secondo quanto riportano diversi media internazionali Rubio avrebbe deciso di non partire per Londra dopo che il presidente ucraino ha rifiutato la proposta di cedere la Crimea alla Federazione russa. Sui social Volodymyr Zelensky ha fatto sapere che la delegazione ucraina che sarà a Londra ha il mandato di discutere solo un cessate il fuoco incondizionato o parziale con la Russia. «Dopo un cessate il fuoco, siamo pronti a sederci al tavolo dei negoziati in qualsiasi formato», ha detto. Immediata la replica del Cremlino che non ha fretta di stringere accordi visto il grande successo che sta ottenendo sul campo di battaglia: «La questione della risoluzione è così complessa che sarebbe sbagliato porre dei limiti rigidi e cercare di fissare un breve lasso di tempo per una soluzione, una soluzione praticabile - sarebbe un compito ingrato».
Sabato 19 aprile il presidente russo Vladimir Putin aveva annunciato una tregua pasquale di trenta ore, ma Zelensky ha denunciato diverse violazioni. La guerra è proseguita, di fatto senza interruzioni. Il 23 aprile un drone russo ha colpito un autobus nella regione di Dnipropetrovsk, uccidendo 9 persone e ferendone almeno 30.
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