- Se il passaggio al secondo turno della sinistra di Gustavo Petro (40 per cento) era scontato, la sorpresa è l’imprenditore Rodolfo Hernández che mette fuori dai giochi i partiti tradizionali. Ballottaggio tra tre settimane.
- Petro vuole più tasse per i ricchi, una revisione dei trattati da semicolonia con gli Stati Uniti, un passaggio verso un economia verde e meno legata alle commodities. Lo spauracchio del chavismo non ha funzionato.
- Gli occhi del mondo guardano alla Colombia con il solito binomio violenza-coca, ma all'interno l'elettorato ormai chiede altro. Il voto è figlio delle proteste popolari degli ultimi anni contro le diseguaglianze
Il vento antisistema e del “tutti a casa” soffia forte anche nel più conservatore e bloccato dei paesi dell’America Latina, la Colombia del bipartitismo moderato e dell’allineamento indiscusso agli Stati Uniti. Se il passaggio al secondo turno con oltre il 40 per cento dei voti di Gustavo Petro, leader della sinistra, è la novità più evidente, l’identità del suo sfidante è la vera sorpresa del voto di domenica. Al secondo posto c’è un ingegnere di 77 anni, Rodolfo Hernández, che ha raccolto i



