La Germania sostiene l’Ucraina. Dopo l’incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, il cancelliere tedesco ha annunciato nuovi aiuti finanziari a Kiev di 150 milioni di euro, che sommati ai 150 milioni ancora da erogare arrivano a un totale di 300 milioni di euro.

Il cancelliere tedesco ha anche escluso, per il momento, l’entrata dell’Ucraina nella Nato, proprio per questo secondo Scholz «è un po’ strano osservare che il governo russo stia mettendo al centro di grandi problematiche politiche qualcosa che in pratica non è all’ordine del giorno. In un certo senso, è questa la sfida che stiamo effettivamente affrontando: che qualcosa che non è affatto il problema ora sia diventato un problema».

Nella conferenza stampa congiunta con l’omologo ucraino Scholz ha aggiunto: «Se la Russia dovesse violare di nuovo l'integrità territoriale dell'Ucraina, sappiamo cosa fare», ha aggiunto. In caso di invasione, il leader ha annunciato «sanzioni di vasta portata ed efficaci», in «coordinamento con gli alleati». «Un’ulteriore aggressione militare avrebbe conseguenze molto gravi per la Russia. Sono assolutamente d’accordo con i nostri alleati su questo. Stiamo assistendo a una minaccia della pace molto seria in Europa», ha detto il cancelliere.

Il ruolo di Di Maio

Per il 15 febbraio è attesa a Kiev anche la visita del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. In una nota, l’ufficio stampa del capo della Farnesina ha già garantito il suo appoggio all’Ucraina: «Di Maio ribadirà il pieno sostegno dell’Italia alla sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, in stretto coordinamento con i partner Ue e alleati Nato».

 Dal Cremlino annunciano anche un suo incontro con l’omologo russo, Lavrov che in un incontro con Vladimir Putin ha detto: «Domani verrà il ministro degli Esteri polacco, e tra due giorni il ministro degli Esteri italiano».

Lavrov ha anche aggiunto: «Abbiamo già detto più di una volta che mettiamo in guardia da conversazioni senza fine su questioni che hanno bisogno di essere risolte adesso, tuttavia probabilmente, come capo del ministero degli Esteri, devo dire che c'è sempre una possibilità», ha detto alla stampa. Putin è invece tornato sulla questione della possibile annessione dell’Ucraina nella Nato definendola come una mossa molto pericolosa.

Il tentativo con l’Osce

AP Photo/Vadim Ghirda

L’Ucraina si sta muovendo anche a livello internazionale avanzando una richiesta formale tramite l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) affinché la Russia spieghi il suo raduno di truppe lungo il confine con l’Ucraina.

I membri dell’Osce possono chiedere informazioni sulle attività militari di un membro. «Se la Russia è seria quando parla dell’indivisibilità della sicurezza nello spazio Osce, deve rispettare il suo impegno alla trasparenza militare al fine di ridurre le tensioni e migliorare la sicurezza per tutti», ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

Il G7 invece annuncia future sanzioni in caso di aggressione: «La priorità è sostenere gli sforzi per una de-escalation, ma se Mosca intensifica l'azione militare pronti a imporre sanzioni con conseguenze enormi sull'economia russa».

La ritirata dei cittadini

Nel frattempo ad aumentare la tensione c’è il ritiro del personale delle ambasciate presenti in Ucraina. Una mossa che segue la decisione di Joe Biden, il quale ha chiesto ai cittadini americani residenti in Ucraina di lasciare il paese.

Una decisione che avviene dopo che il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha affemrato che la Russia starebbe pianificando di invadere Kiev entro la fine dei Giochi olimpici di Pechino 2022. «Non è come trattare con un’organizzazione terrorista, abbiamo a che fare con uno dei più grandi eserciti del mondo, è una esperienza molto differente e le cose potrebbero impazzire velocemente», aveva detto nei giorni scorsi Biden in televisione. E così anche la Farnesina ha chiesto ai cittadini italiani di lasciare il paese per questioni di sicurezza.

Vladimir Putin ha negato l’intenzione di voler aggredire l’Ucraina e ha bollato come «provocazioni» le dichiarazioni di Biden. Ma il presidente ucraino, Zelensky, ha chiesto alle compagnie aeree di evitare di volare sopra lo spazio aereo ucraino.

Il crollo delle borse

Le crescenti tensioni preoccupano i mercati. Tra le big di Piazza Affari si segnalano i cali di Unicredit (-5,8 per cento) e Intesa Sanpaolo che cede oltre il 5,5 per cento. Stellantis registra un -4,9 per cento. Il prezzo del petrolio, invece, raggiunge i 96 dollari al barile, mai così alto negli ultimi sette anni. 

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