Nuove accuse sono rivolte nei confronti del governatore dello stato di New York, Andrew M. Cuomo. Come riporta il New York Times l’amministrazione di Cuomo avrebbe garantito accesso speciale per i test pubblici per il Covid-19 ai membri della sua famiglia e ad altre persone influenti di New York.

I fatti risalirebbero al periodo di marzo 2020 nel pieno della prima ondata che ha colpito fortemente lo stato americano, registrando alti numeri di decessi e contagi. In quei giorni i tamponi per verificare la positività al virus non erano ampiamente disponibili afferma il New York Times, ma alcuni parenti del governatore avrebbero avuto un accesso preferenziale. Tra coloro che hanno beneficiato del “trattamento speciale” c’è il fratello del governatore, nonché conduttore della Cnn Chris Cuomo (dichiarato positivo il 31 marzo), e la sua famiglia, che sarebbero stati testati più volte nella fase iniziale della pandemia. Non solo il fratello, ma anche la madre e almeno una delle due sorelle hanno beneficiato dei tamponi governativi.

Lo scandalo è stato reso pubblico in un periodo difficile per Cuomo che sta affrontando un’inchiesta di impeachment approvata dai legislatori di New York sulla presunta “cattiva condotta” che il governatore ha avuto con alcune sue collaboratrici. Nello specifico, sarebbero sette le donne che hanno testimoniato di aver subito molestie sessuali da Cuomo.

Il presidente Joe Biden, in un’intervista rilasciata alla Abc, ha detto che se l’inchiesta affermerà la colpevolezza del governatore democratico, quest’ultimo dovrà rassegnare le dimissioni ed essere perseguito penalmente.

Tuttavia, molti legislatori democratici hanno già chiesto nelle scorse settimane le dimissioni di Cuomo anche perché oltre agli scandali sui tamponi e le molestie sessuali, è accusato di aver gestito male la prima ondata della pandemia, che ha portato New York ad avere un alto tasso di contagi e mortalità, soprattutto all’interno delle case di cura e nelle cliniche.

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