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«Da un giorno all’altro è scomparso tutto». L’emergenza umanitaria dei rifugiati dal Nagorno-Karabakh

Foto di Maria Colonna
Foto di Maria Colonna

Dopo decenni di indipendenza de facto, nell’indifferenza della comunità internazionale, il 1 gennaio la Repubblica dell’Artsakh (Nagorno-Karabakh) ha smesso di esistere; 100mila profughi scappati in Armenia hanno perso il posto che chiamavano casa

Il 19 settembre scorso, l’Azerbaigian ha lanciato un’operazione militare nel Nagorno-Karabakh, enclave a maggioranza armena in territorio azero contesa da decenni. «Ci siamo rifugiati per giorni in un bunker, mentre gli edifici intorno a noi venivano bombardati» racconta Lusine, che è originaria di Stepanakert, la città principale del Nagorno-Karabakh, mentre i suoi quattro figli, tra i quattro e i dodici anni, giocano nell’appartamento buio di Yerevan in cui vivono adesso. Dopo l’attacco dell’e

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