L’ufficiale che ha sparato e ucciso Daunte Wright, un giovane afroamericano, durante un controllo del traffico, avrebbe confuso accidentalmente il teaser con la pistola. A dare la notizia, come riporta il New York Times, sono stati i funzionari del Dipartimento di polizia di Brooklyn Center, cittadina vicino Minneapolis e dove sono accaduti i fatti.

In un breve video della body cam degli agenti implicati nella vicenda, si vede che mentre Wright sta per essere arrestato cerca di divincolarsi dai poliziotti e di salire in macchina. A quel punto uno di loro gli punta contro un’arma e grida: «Teaser! Teaser! Teaser!», uno strumento non letale che impartisce una scossa elettrica e proprio per questo comunemente usato negli Stati Uniti. Si sente uno sparo e un ufficiale che dice: «Oh ca**o, gli ho appena sparato».

Qualche ora più tardi, mentre le proteste si sono diffuse in tutta la città per la seconda sera di fila nonostante il coprifuoco, si viene a conoscenza del nome dell’agente che ha sparato il colpo fatale. Si tratta di Kim Potter, una donna in servizio da 26 anni.

Le proteste

Ma non è bastato per calmare i dimostranti che si sono radunati fuori il dipartimento e hanno lanciato sassi e bottiglie. C’è stato uno scontro con gli agenti in tenuta antisommossa che hanno sparato vari lacrimogeni.

Il sindaco di Brooklyn Center, Mike Elliott, in un’intervista alla Cnn, ha invitato i manifestanti ad andarsene: «Sto chiedendo a tutti di andare a casa. Dobbiamo mantenere la pace nella nostra città». A mezzanotte erano rimaste solo poche decine di persone, mentre altre sono state arrestate a fine giornata.

«Sappiamo che la rabbia, il dolore e il trauma tra la comunità nera sono reali», ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. «Nel frattempo – ha aggiunto – voglio chiarirlo di nuovo: Non c’è assolutamente nessuna giustificazione per i saccheggi. Nessuna giustificazione per la violenza. Protesta pacifica? Comprensibile».

Dure le dichiarazioni del governatore democratico dello stato del Minnesota, Tim Walz che ha chiesto, ancora una volta, l’approvazione della tanto richiesta riforma della polizia. «Il nostro tempo per avere una possibilità di aggiustare le cose era lo scorso maggio. E nel mezzo di questo processo che il mondo sta guardando, la situazione si è ripetuta ieri» dice Walz riferendosi all’uccisione di George Floyd avvenuta nel maggio del 2020 e per il quale in questi giorni è in corso il processo nei confronti dell’agente Derek Chauvin accusato della sua morte.

Wright stava affrontando due accuse di reato: per detenzione illegale di arma da fuoco e per essere scappato dagli ufficiale lo scorso giugno. Sua madre, Katie Wright, ha chiesto che venga avviata un’indagine sull’accaduto per fare chiarezza. Nel frattempo, il capo del dipartimento di Polizia di Brooklyn Center ha detto che vedrà il video per valutare un eventuale licenziamento dell’agente di polizia.

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