- La storica sentenza della Corte Suprema statunitense non va ridotta ad un attacco alle sole battaglie femministe. Ogni legge, infatti, porta con sé un principio giuridico: se viene attaccata l’una viene intaccato anche l’altro.
- Per quanto riguarda l’argomento per cui questa sentenza addirittura dimostrerebbe la salute della democrazia americana perché ribadisce l’espressione della volontà popolare, è persino inutile ricordare che la democrazia non si riduce al voto.
- Ma, si dice, se è vero che la democrazia è tutela dei diritti, chi decide cos’è un diritto? Diritto è ciò che consente di scegliere, il resto si chiama repressione.
La storica sentenza della Corte suprema statunitense, che abolisce l’altrettanto storica sentenza Roe Vs Wade del 1973, non va ridotta ad un attacco alle sole battaglie femministe, seppur le donne siano senz’altro le persone che più la subiscono. Esattamente come le persone di colore subirebbero per prime un ritorno alla segregazione. Ogni legge, infatti, porta con sé un principio giuridico: se viene attaccata l’una viene intaccato anche l’altro. La portata illiberale della decisione rappre



