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Donald Trump si ricandida per la terza volta, con poco entusiasmo e molto rancore

zz/Dennis Van Tine/STAR MAX/IPx
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  • L’ex presidente ha dato l’annuncio della sua nuova corsa elettorale contro il parere di alcuni suoi consiglieri e con l’assenza di quasi tutti gli esponenti repubblicani del Congresso.

  • Lo ha fatto dalla sua residena di Mar-A-Lago, dove da quasi due anni si è trasferito, atteggiandosi a presidente in esilio dopo che la sua amministrazione è finita per le elezioni “rubate” dai democratici e dal Deep state.

  • Al di là delle dichiarazioni roboanti sulla corruzione dell’America, sull’insicurezza dei confini e sull’inflazione fuori controllo, a prevalere stavolta è la noia per la ripetizione di una formula ormai frusta come quella del trumpismo.

Se Donald Trump voleva tentare di ripetere la magia della candidatura originaria del 2016, quando era visto come troppo estremista per vincere e con pochi appoggi nel partito repubblicano e nel Congresso, questo primo obiettivo è stato pienamente raggiunto. Stavolta però non siamo più nella Trump Tower di New York come allora, con l’iconica discesa dalla scala mobile accompagnato dalla moglie Melania e su di lui pesano i quattro anni di presidenza culminati con l’insurrezione del 6 gennaio 20

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