La violazione è senza precedenti. Dieci droni hanno infranto lo spazio aereo della Polonia nelle prime ore del 10 settembre durante un attacco russo contro l’Ucraina occidentale. «Si tratta di un atto di aggressione che ha creato una reale minaccia alla sicurezza dei nostri cittadini», ha fatto sapere l’esercito polacco. 

I caccia della Polonia si sono levati in volo e hanno abbattuto alcuni droni, come affermato dal premier Donald Tusk. Sono in corso le ricerche per localizzare i rottami dei velivoli. 

Le autorità hanno invitato la popolazione a restare a casa, specie nelle regioni di Podlaskie, Mazowieckie e Lubelskie. Diversi aeroporti, incluso quello di Varsavia, sono stati temporaneamente chiusi.

«La sicurezza della nostra Patria è la massima priorità e richiede una stretta cooperazione», ha detto neopresidente Karol Nawrocki durante una riunione di emergenza di sicurezza per discutere dell’aggressione.

Il ministero della Difesa russo ha spiegato che l’esercito ha lanciato un attacco contro le imprese del complesso militare-industriale ucraino nelle regioni di Ivano-Frankivsk, Khmelnytsky, Zhitomir, Vinnytsia e Leopoli che «per questo attacco non erano previsti obiettivi in territorio polacco» Il Cremlino si è detto anche «pronto a tenere consultazioni con le controparti polacche in merito ai droni che presumibilmente avrebbero attraversato il confine».

Cosa è successo

Il ministero della Difesa polacco ha riferito che droni russi sono entrati nella notte nel suo spazio aereo, minacciando la città di Zamosc e le province orientali di Mazowieckie, Podlaskie e Lubelskie e la popolazione è stata invitata «a restare in casa».

«Aerei polacchi e alleati operano nel nostro spazio aereo e i sistemi di difesa aerea e le postazioni radar sono al massimo livello d'allerta», hanno fatto sapere i vertici militari polacchi. Il premier Tusk ha seguito di persona le operazione «per rispondere alle molteplici violazioni dello spazio aereo polacco», ha spiegato lui stesso su X.

«Siamo in costante contatto con il comando della Nato», ha riferito il ministro della Difesa, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz che sui social ha invitato la popolazione a «mantenere la calma e ad attenersi agli annunci ufficiali dei servizi statali e militari».

Reazioni

«Mosca spinge sempre i confini di ciò che è possibile e, se non incontra una forte reazione, rimane a un nuovo livello di escalation. Oggi c’è stato un ulteriore passo di escalation: 'shahed' russo-iraniani hanno operato nello spazio aereo della Polonia, cioè nello spazio aereo della Nato. Non si è trattato di un solo 'shahed', che poteva essere definito un incidente, ma di almeno otto droni d’attacco diretti verso la Polonia. Un precedente estremamente pericoloso per l’Europa», ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Se ci saranno ulteriori passi dipende interamente dal coordinamento e dalla forza della risposta. I russi devono percepire le conseguenze. La Russia deve capire che la guerra non può essere ampliata e dovrà essere fermata», ha aggiunto.

«Ieri sera in Polonia, abbiamo assistito alla più grave violazione dello spazio aereo europeo da parte della Russia dall'inizio della guerra, e le indicazioni suggeriscono che sia stata intenzionale, non accidentale. Sono in contatto con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, e il ministro degli Esteri, Radoslaw Sikorski. L'Ue esprime piena solidarieta' alla Polonia», ha detto invece l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. «La guerra della Russia sta avendo una escalation, non sta finendo – ha aggiunto –. Dobbiamo aumentare il costo per Mosca, rafforzare il sostegno all'Ucraina e investire nella difesa dell'Europa. L'Ue svolge un ruolo importante e sosterremo iniziative come la linea di difesa dello Scudo del confine orientale».

Per il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Sybiha, «questa situazione dimostra che è finalmente necessario prendere la decisione di consentire alle capacità di difesa aerea dei Paesi partner confinanti di essere utilizzate per intercettare droni e missili nello spazio aereo ucraino, compresi quelli che si avvicinano ai confini della Nato».

Per il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, la violazione è stata inaccettabile. Da Berlino invece si accusa Mosca di mettere alla prova i paesi Nato.

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