- Apatia e assenza sono le vere protagoniste dell’ultimo voto in Iraq. Quella del 10 ottobre è la quinta elezione parlamentare dalla rimozione di Saddam Hussein nel 2003. L’affluenza ha raggiunto i minimi storici.
- Secondo la commissione elettorale, solo il 43 per cento degli elettori che si sono registrati per votare si sono recati alle urne (dato che non prende in considerazione gli aventi diritto di voto non registrati).
- Ma prima di fare ulteriori analisi sul prossimo governo bisogna aspettare la certificazione dei risultati da parte della Corte suprema e l’annuncio della coalizione, che in un clima di instabilità politica come quello iracheno, non è mai del tutto scontata.
Apatia e assenza sono le vere protagoniste dell’ultimo voto in Iraq. Quella del 10 ottobre è la quinta elezione parlamentare dalla rimozione di Saddam Hussein nel 2003. L’affluenza ha raggiunto i minimi storici: secondo la commissione elettorale, solo il 43 per cento degli elettori che si sono registrati per votare si sono recati alle urne (dato che non prende in considerazione gli aventi diritto di voto non registrati). Tra le città con la percentuale più bassa figura proprio Baghdad, con u



