Il 64enne Ferdinand Marcos Jr è il nuovo presidente delle Filippine. Trentasei anni dopo che suo padre è stato costretto all’esilio da una rivolta popolare, la dinastia dei Marcos torna al potere.

Il neo presidente ha ottenuto un’ampia vittoria alle elezioni presidenziali del mese scorso ed è succeduto a Rodrigo Duterte, conosciuto per la sua campagna repressiva e violenta contro il traffico di droga.

Durante la sua campagna elettorale Marcos Jr è stato contestato per aver cercato di ripulire l’immagine repressiva e dittatoriale della sua famiglia. «Non sarete delusi, quindi non abbiate paura», ha detto durante la cerimonia di insediamento, circondato dai suoi familiari più stretti.

«Comprendo perfettamente la gravità della responsabilità che avete posto sulle mie spalle. Non la prendo alla leggera, ma sono pronto per questo compito», ha detto. «Lo porterò a termine». Nel suo discorso inaugurale, Marcos Jr, che si è autonominato ministro dell'Agricoltura, ha detto che migliorerà la sufficienza alimentare, le infrastrutture, la gestione dei rifiuti e la fornitura di energia e darà pieno sostegno ai milioni di lavoratori filippini all'estero.

Per critici e attivisti il rischio è che Marcos Jr ripercorra le orme del padre, dato che non è stato in grado di condannare il suo passato dittatoriale, e rimanere quindi al potere per anni. Nei prossimi mesi tra le sfide più decisive da risolvere è portare il paese fuori dalla crisi economica, considerata la peggiore negli ultimi dieci anni.

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