Più di cinquanta parlamentari conservatori del Nord dell’Inghilterra firmano una lettera in cui contestano la gestione dell’epidemia da parte del premier. La protesta si aggiunge alla rivolta interna al partito di governo per la scelta di non estendere i buoni pasto gratis per i bambini più poveri
- Nelle scorse elezioni Boris Johnson riuscì a sfondare pure il “red wall”, il Nord del paese a tradizione laburista. Ora proprio da quelle regioni arriva la fronda di parlamentari conservatori che contesta la sua gestione della crisi.
- Jake Berry è capofila della fronda tory, il Northern research group. Una cinquantina di eletti del Nord chiedono un piano chiaro: il settentrione è zona ad alta allerta, e il mix di chiusure e mancate compensazioni crea insofferenza.
- In più, la scelta del governo di non prorogare i buoni pasto ai bimbi in difficoltà causa una rivolta nel partito.
Può la mala gestione dell’epidemia mettere in crisi il governo? Sta accadendo a Boris Johnson nel Regno Unito. Non solo c’è una rivolta tra i conservatori per la scelta dell’esecutivo di non estendere i buoni pasto gratis per i bambini più poveri, ma ora il premier ha pure ricevuto una lettera di proteste vergata da oltre cinquanta parlamentari del suo partito. La lettera C’era una volta Johnson che sfondava il red wall, il bastione rosso, quell’area a nord dell’Inghilterra tradizionalme



