Si aggrava la crisi umanitaria a Gaza, dove nelle ultime 24 ore almeno 19 persone sono morti di fame. A darne notizia alla Bbc è un funzionario della salute di Gaza, il dottor Khalil al-Daqran, portavoce dell’ospedale al-Aqsa di Deir al-Balah. «Diciannove persone, tra cui bambini, sono morte di fame», ha raccontato, «gli ospedali non possono più fornire cibo ai pazienti o al personale, molti dei quali non sono fisicamente in grado di continuare a lavorare a causa della fame estrema».

Nelle prossime ore aumenteranno anche le operazioni militari via terra nella Striscia. Il tenente colonnello dell'esercito israeliano (Idf) Avichay Adraee ha emesso un nuovo ordine di evacuazione: «A tutti coloro che si trovano nella zona sud-occidentale di Deir al-Balah, compresi coloro che si trovano all'interno delle tende nella zona, per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente e dirigetevi a sud verso Mawasi - scrive su X- Le Idf continuano a operare con grande forza per distruggere la capacità del nemico e le organizzazioni terroristiche nella zona, espandendo le loro attività in quest'area per operare in un'area in cui non hanno mai operato prima».

Nella notte, l’esercito israeliano ha anche eseguito una serie di bombardamenti in Yemen, prendendo di mira soprattutto l’area del porto di Hodeidah. Il ministro della Difesa Israel Katz ha detto: «La sorte dello Yemen sarà come quella di Teheran».

PUNTI CHIAVE

16:10

Italia e altri 22 paesi: “La guerra a Gaza deve finire ora” 

13:39

Leone XIV ha ricevuto una telefonata da Abu Mazen

12:30

Onu: tank e cecchini israeliani sparano sui civili in cerca di aiuti

18:39

Un morto in un attacco israeliano nel sud del Libano​​​​​​

Un attacco di droni israeliani sulla località di Nabatieh, nel Libano meridionale, ha ucciso almeno una persona, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa nazionale libanese.

L'attacco ha preso di mira una motocicletta, uccidendo sul colpo il conducente nella cittadina di al-Tiri, vicino alla città di Bint Jbeil.

18:34

Israele respinge la dichiarazione congiunta delle nazioni

Il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Oren Marmorstein, ha dichiarato che il governo israeliano "respinge" la dichiarazione rilasciata da 25 paesi nel primo pomeriggio, che chiede la fine della guerra. Il portavoce, in un post su X, ha descritto la dichiarazione come "scollegata dalla realtà", aggiungendo che "non concentra la pressione su Hamas e non riconosce il ruolo e la responsabilità di Hamas nella situazione". Marmorstein ha ribadito che Israele ha accettato una proposta di cessate il fuoco che Hamas "si rifiuta ostinatamente di accettare".

"Hamas è l'unica responsabile della continuazione della guerra e delle sofferenze da entrambe le parti. In questi momenti delicati dei negoziati in corso, è meglio evitare dichiarazioni di questo tipo", ha aggiunto.

 

18:04

Gli Houthi dello Yemen rivendicano attacchi con droni contro obiettivi israeliani​​​

In una dichiarazione, il portavoce militare degli Houti dello Yemen, Yahya Saree, ha affermato che degli attacchi sono stati condotti a sostegno del popolo palestinese e come rappresaglia per gli attacchi israeliani su Gaza e sul porto di Hodeidah in Yemen. Secondo quanto riportato, sarebbero stati presi di mira diversi siti in Israele, tra cui l'aeroporto internazionale Ben Gurion e siti militari ad Ashdod e nella zona di Jaffa.

Nella dichiarazione si afferma che l'attacco dei droni "ha raggiunto con successo i suoi obiettivi" e si è promesso che attacchi simili continueranno finché non sarà terminato l'assalto mortale di Israele a Gaza e non sarà revocato l'assedio.

17:45

Gaza, "sete estrema" per la chiusura del principale impianto di desalinizzazione

Il comune di Gaza ha comunicato che la città è entrata in una fase di "estrema sete" dopo la chiusura totale del suo principale impianto di desalinizzazione nel nord di Gaza City.

L'azienda ha affermato che l'aggravarsi della crisi del carburante ha aggravato ulteriormente la carenza idrica. Ampie aree non ricevono più acqua e la maggior parte dei pozzi è fuori servizio.

Circa 1,2 milioni di sfollati e residenti rischiano ora di avere una grave sete, poiché le fonti idriche sono in declino e manca un intervento umanitario urgente, secondo quanto riferito dal comune.

16:10

Italia e altri 22 paesi: “La guerra a Gaza deve finire ora” 

In una dichiarazione congiunta diffusa oggi, i ministri degli Esteri di 23 Paesi, tra cui l’Italia, hanno lanciato un appello per porre fine immediata al conflitto a Gaza. «La guerra deve finire ora», si legge nel testo firmato da Antonio Tajani e dai suoi omologhi di Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Islanda, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito e dalla commissaria europea per l’Uguaglianza.

Nella stessa dichiarazione, i ministri respingono con fermezza l’idea avanzata da Israele di creare una “città umanitaria” a Rafah, definendola «completamente inaccettabile». «Lo sfollamento forzato permanente è una violazione del diritto internazionale umanitario», affermano.
Il documento condanna anche le gravi restrizioni all’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza: «Il modello di consegna adottato dal governo israeliano è pericoloso, priva la popolazione della dignità e alimenta l’instabilità. È terribile che oltre 800 palestinesi siano stati uccisi mentre cercavano aiuti». I 23 ministri lanciano un appello a Israele per «revocare immediatamente le restrizioni» e permettere alle Nazioni Unite e alle ong di operare in sicurezza.

Gli stati firmatari del documento chiedono anche il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi israeliani ancora detenuti da Hamas: «Un cessate il fuoco negoziato offre la migliore speranza per riportarli a casa e porre fine all’agonia delle loro famiglie».

15:32

Tajani: "Operatori italiani e Onu a Deir al-Balah, bisogna cessare il fuoco immediatamente"

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere di aver “ricevuto notizia che nella zona di Deir al-Balah ci sono operatori italiani e delle Nazioni Unite: è una zona di Gaza che sarebbe una 'zona sicura' e che invece da ore è sottoposta a fuoco israeliano. Abbiamo chiesto informazioni al governo israeliano, soprattutto chiediamo con forza che quegli attacchi, ma anche tutti gli attacchi, si cessino immediatamente". Tajani ha aggiunto: "Bisogna cessare il fuoco definitivamente, liberare gli ostaggi israeliani, proteggere la popolazione palestinese e fare entrare massicciamente gli aiuti umanitari e sanitari”. 

15:28

Pizzaballa: "Ingiustificabile il governo di Israele a Gaza"

In un'intervista ai media vaticani, il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Pierbattista Pizzaballa, ha commentato la situazione a Gaza dopo il suo rientro dalla visita della parrocchia colpita dall'attacco israeliano settimana scorsa.

Facendo eco alle parole del papa, Pizzaballa ha definito "ingiustificabile" quanto sta accadendo nella Striscia. Ha poi aggiunto: "Vorrei chiarire una cosa: non abbiamo nulla contro il mondo ebraico e non vogliamo assolutamente apparire come coloro che vanno contro la società israeliana e contro l'ebraismo, ma abbiamo il dovere morale di esprimere con assoluta chiarezza e franchezza la nostra critica alla politica che questo governo sta adottando a Gaza".

14:48

Colpito impianto di desalinizzazione a Gaza City: almeno cinque morti

Un attacco aereo israeliano ha colpito un impianto di desalinizzazione dell’acqua nel quartiere di al-Rimal, a Gaza City, causando la morte di almeno cinque persone. Lo riferiscono fonti mediche citate dall’agenzia Wafa. Numerosi feriti sono stati trasportati negli ospedali della zona, mentre i bombardamenti sull’area proseguono con intensità.

14:46

Gaza, oltre 34 morti dall’alba. Il bilancio totale sale a oltre 59 mila vittime

Secondo il ministero della Salute di Gaza, dall’inizio della guerra nell’ottobre 2023 gli attacchi israeliani hanno causato almeno 59.029 morti e 142.135 feriti. Solo nelle ultime 24 ore, 134 corpi sono stati portati negli ospedali e si contano 1.155 nuovi feriti.

Dall’alba di oggi, almeno 34 persone sono state uccise nei raid, di cui 20 nel nord della Striscia e a Gaza City, riferiscono fonti mediche. Tra le vittime, anche quattro persone che stavano cercando di ottenere aiuti umanitari. Il ministero ha inoltre comunicato che almeno 1.021 persone sono state uccise nei pressi dei siti della GHF e oltre 6.511 sono rimaste ferite.

13:39

Leone XIV ha ricevuto una telefonata da Abu Mazen

Nella mattinata, "Leone XIV ha ricevuto una telefonata da Mahmoud Abbas, Presidente dello Stato di Palestina, sui recenti sviluppi del conflitto nella Striscia di Gaza e delle violenze in Cisgiordania". Lo riferisce al Vaticano. "Il Papa ha rinnovato l'appello al pieno rispetto del Diritto Internazionale Umanitario" e "l'obbligo di proteggere i civili ei luoghi sacri", "il divieto dell'uso indiscriminato della forza e del trasferimento forzato della popolazione". "Considerata la situazione umanitaria, si è enfatizzata l'urgenza di prestare soccorso a chi è maggiormente esposto e di permettere l'ingresso adeguato di aiuti umanitari", si riferisce a nota vaticana.

12:30

Onu: tank e cecchini israeliani sparano sui civili in cerca di aiuti

Israele ha usato carri armati, cecchini e altre armi per sparare sulla folla di palestinesi in cerca di aiuti alimentari nel nord di Gaza . È l'accusa dell'agenzia alimentare delle Nazioni unite, il World Food Programme (Wfp o Pam), che in una dichiarazione diffusa domenica ha condannato la violenza scoppiata nel nord della Striscia mentre i palestinesi cercavano di raggiungere un convoglio di camion che trasportava cibo. Secondo il ministero della Sanità di Gaza , sono almeno 80 le persone morte in questa occasione. L'esercito israeliano (Idf), invece, ha affermato di avere sparato colpi di avvertimento "per rimuovere una minaccia immediata", ma ha messo in dubbio il bilancio delle vittime riportate dai palestinesi. Domenica, nel nord di Gaza , il ministero della Salute, alcuni testimoni e un funzionario delle Nazioni unite hanno riferito che le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro la folla che cercava di procurarsi del cibo da un convoglio di 25 camion entrati nella zona. La dichiarazione del Wfp, secondo cui la folla che circondava il convoglio "è stata bersagliata dal fuoco di carri armati e cecchini israeliani e da altre armi da fuoco", conferma queste affermazioni. La dichiarazione non ha specificato il numero dei morti, affermando solo che l'incidente ha causato la perdita di "innumerevoli vite umane".

11:47

Gaza: 19 persone morte di fame in 24 ore

"Diciannove persone, compresi bambini, sono morte di fame", lo ha detto alla Bbc il portavoce dell'ospedale, il dottor Khalil al-Daqran. "Gli ospedali non possono più fornire cibo ai pazienti o ai membri del personale, molti dei quali sono fisicamente impossibilitati a continuare a lavorare a causa della fame estrema", ha sottolineato. Persino i beni di prima necessità come il latte artificiale per i neonati non sono più disponibili: "Gli ospedali non possono fornire una sola bottiglia di latte ai bambini che soffrono la fame, perché il latte in polvere per neonati è esaurito sul mercato", ha aggiunto. La Cnn, da parte sua, riporta che una bambina di quattro anni - Razan Abu Zaher - è deceduta ieri per malnutrizione nell'ospedale dei Martiri di al-Aqsa. " Gaza sta vivendo la peggiore fase di carestia, che ha raggiunto livelli catastrofici in un silenzio internazionale senza precedenti", ha commentato all'emittente statunitense al-Daqran, aggiungendo che i bambini che ora stanno morendo sono stati derubati della loro infanzia due volte: "una volta bombardandoli e uccidendoli, e una seconda volta privandoli del latte e di un pezzo di pane".

11:05

Il piano dell'esercito israeliano su Gaza

Il capo di stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, ha messo a punto un piano per intensificare ulteriormente le operazioni contro Hamas, riporta Channel 12, che cita fonti a conoscenza della proposta. Secondo le fonti si tratta del "piano per prendere il controllo di Gaza ", che sarebbe un'alternativa alla controversa 'città umanitaria' di Rafah promossa dal primo ministro Benjamin Netanyahu, a cui Zamir si oppone. Il piano verrebbe attuato se i colloqui per il rilascio degli ostaggi dovessero fallire o nel caso di una tregua, se non venisse raggiunto un accordo per porre fine alla guerra dopo il cessate il fuoco di 60 giorni. Secondo quanto riferito, la proposta prevede che l'Esercito prenda e mantenga nella Striscia di Gaza molto più territorio di quello che ferma attualmente. Da parte sua, il quotidiano Israel Hayom riferisce che Netanyahu ha impedito a Zamir di presentare la sua proposta al Gabinetto di sicurezza. 

10:46

Katz: "La sorte dello Yemen sarà come quella di Teheran"

"La sorte dello Yemen sarà come quella di Teheran. Gli Houthi pagheranno un caro prezzo per il lancio di missili contro lo Stato di Israele", ha detto il ministro della Difesa Israel Katz. Secondo il ministro, gli attacchi direttamente alle recenti azioni del movimento yemenita, che nei giorni scorsi ha rivendicato nuovi lanci di droni e missili verso il territorio israeliano e verso obiettivi marittimi in Mar Rosso e nel Golfo di Aden, in quello che gli stessi Houthi sono un atto di solidarietà con la causa palestinese. "Continueremo ad agire - ha concluso Katz - in ogni momento e in ogni luogo per difendere lo Stato di Israele".

10:33

L'esercito israeliano ha colpito il porto di Hodeidah in Yemen

L'Esercito israeliano (Idf) "ha colpito e smantellato infrastrutture militari appartenenti al regime terroristico Houthi nel porto di Hudaydah", in Yemen : lo ha reso noto l'Idf su Telegram. "Tra le infrastrutture militari colpite vi erano veicoli ingegneristici utilizzati per ristabilire l'infrastruttura del porto, contenitori di carburante, navi militari utilizzate per attività militari e di attacco contro lo Stato di Israele e navi nella zona marittima adiacente al porto, e ulteriori infrastrutture del terrore utilizzate dal regime terroristico Houthi", si legge in un comunicato stampa

10:30

L'Idf emana un ordine di evacuazione per Deir al Balah

Il tenente colonnello dell'esercito israeliano (Idf) Avichay Adraee ha emesso un ordine di evacuazione nella Striscia di GAZA centrale: "A tutti coloro che si trovano nella zona sud-occidentale di Deir al-Balah, compresi coloro che si trovano all'interno delle tende nella zona, per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente e dirigetevi a sud verso Mawasi - scrive su X- Le Idf continuano a operare con grande forza per distruggere la capacità del nemico e le organizzazioni terroristiche nella zona, espandendo le loro attività in quest'area per operare in un'area in cui non hanno mai operato prima". La zona è popolata da migliaia di sfollati provenienti da Rafah e Khan Younis, nel sud di Gaza . Giornalisti locali hanno riferito alla Bbc che i carri armati ei veicoli militari israeliani si sono spinti in città dal checkpoint di Kisufim sotto la copertura dell'artiglieria pesante e dei caccia.

09:32

La ministra Strook chiede una "battaglia decisiva" a Gaza

 In un'intervista alla radio israeliana Kol Barama, la ministra per le missioni nazionali Orit Strook ha affermato che lo Stato ebraico dovrebbe lanciare una "battaglia decisiva" nella Striscia di Gaza . "Ciò che bisogna fare è lanciare una battaglia decisiva in tutto il territorio che non abbiamo ancora toccato nella Striscia di Gaza . C'è un'intera area designata come zona 'non toccare' perché ci sono ostaggi, e in questo modo è impossibile vincere una guerra. Non è logico né ragionevole", ha dichiarato la ministra, sottolineando che questo obiettivo deve essere raggiunto anche qualora potesse comportare dei pericoli per gli ostaggi. "Dovremmo impegnarci al massimo per impedirlo, ma potrebbe accadere", ha aggiunto Strook.

09:11

Il sindacato dei giornalisti di Gaza denunciano abusi da parte di Hamas

Il Sindacato dei Giornalisti Palestinesi, un ente non governativo affiliato all'Autorità Nazionale Palestinese, ha denunciato gli abusi subiti da tre giornalisti che a Gaza sono stati aggrediti da agenti dell'unità "Sahm" di Hamas, responsabile del mantenimento dell'ordine pubblico nella Striscia, e dal dipartimento investigativo della polizia del gruppo terroristico. Secondo il sindacato, i giornalisti - Khaled Shaat, che lavora per l'agenzia di stampa Shaat e per la radio giordana Al-Hayat; Mohammed Salama, fotografo di Al Jazeera; e Abdullah Al-Attar, corrispondente dell'agenzia turca Anadolu - sono stati aggrediti da agenti di Hamas nell'ospedale Nasser di Khan Younis mentre erano in servizio. "Aggredire i giornalisti e impedisce loro di svolgere il loro lavoro e' un comportamento riprovevole e inaccettabile", afferma l'organizzazione.

09:06

L'Idf attacca lo Yemen

Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver colpito obiettivi Houthi nell'area del porto di Hodeidah, in Yemen . L'attacco è avvenuto dopo che venerdì scorso è stato intercettato un missile lanciato dallo Yemen , facendo scattare le sirene in tutto il centro di Israele, comprese Tel Aviv e Gerusalemme.

© Riproduzione riservata