Le truppe britanniche e canadesi avevano più del doppio delle probabilità di essere uccise in Afghanistan rispetto alle loro controparti statunitensi. È quanto rivelato dal Guardian citando un nuovo studio della Brown University che esamina l’entità del sacrificio fatto dagli alleati della Nato nel corso dei 20 anni di guerra.

La ricerca, dal nome Costs of War, evidenzia anche come il Regno Unito ha fornito, in relazione al suo Pil, maggiore assistenza economica alla missione in Afghanistan rispetto agli Stati Uniti.

Nello studio sono esaminate le morti come percentuale dei livelli delle truppe nazionali al picco del loro dispiegamento in Afghanistan. Le perdite degli Stati Uniti sono state il 2,3 per cento rispetto alla sua vasta presenza militare (in totale sono morti 2.316 soldati americani). Il Regno Unito, invece, ha perso 455 vite, che ovvero il 4,7 per cento del suo massimo dispiegamento, mentre i 158 canadesi uccisi rappresentavano il 5,4 per cento del loro totale.

«Gli americani non capiscono pienamente, non riconoscono i sacrifici che gli alleati hanno fatto in Afghanistan», ha detto al Guardian Jason Davidson, autore del rapporto e professore di scienze politiche e affari internazionali presso l’Università di Mary Washington. «È qualcosa che non solo non riceve attenzione da coloro che criticano gli alleati. Non ottiene nemmeno l’attenzione che merita da coloro che sono generalmente sostenitori degli alleati, come l’attuale amministrazione. Mi piacerebbe vedere più riconoscimento e discussione con il pubblico da parte dei politici americani dei costi che gli alleati dell’America hanno sostenuto in queste guerre».

Secondo lo studio, la ragione dell’alto numero di morti britanniche è da risalire al fatto che il convoglio operava nel cuore della provincia di Helmand, un’area fortemente contesa durante il conflitto. Per esempio, invece, il contingente tedesco si trovava nel nord del paese, in una zona relativamente tranquilla e il suo tasso di mortalità era dell’1 per cento. I tassi per i contingenti di Francia e Italia invece sono rispettivamente del 2,1 per cento e dell’1,2 per cento.

Un’altra scoperta sorprendente del rapporto Costs of War è che il Regno Unito ha speso leggermente di più per gli aiuti esteri diretti all’Afghanistan in base al suo Pil (0,16 per cento) rispetto agli Stati Uniti (0,15 per cento), con la Germania e il Canada vicini con lo 0,14 per cento.

A vent’anni dall’inizio della guerra gli Stati Uniti e gli alleati hanno intrapreso le fasi del ritiro e si indaga sempre più sui costi di una guerra logorante e sanguinosa in cui sono morti 50mila civili afghani. Di questi, il 40 per cento delle vittime civili degli attacchi aerei statunitensi e afgani tra il 2016 e il 2020 erano bambini.

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