Le Forze armate ucraine hanno attaccato il quartier generale della flotta russa in Crimea. Nella notte di venerdì un missile ha colpito Sebastopoli. La conferma è arrivata anche dal governatore filorusso della regione Mikhail Razvozhaev che su Telegram ha scritto: «Sul quartier generale della flotta, i nemici hanno lanciato un attacco missilistico, tutti i servizi di emergenza sono arrivati sul posto. Si stanno chiarendo le informazioni su eventuali vittime».

Non è ancora chiaro se ci siano morti o feriti, un soldato però risulta disperso. Il governatore ha chiesto alla popolazione di mantenere la calma e a non pubblicare online foto o video che possano fornire informazioni sensibili all’esercito ucraino, affermando che «un altro attacco è possibile». Al momento i vigili del fuoco stanno cercando di spegnere un vasto incendio causato dall’attacco.

I danni sarebbero potuti essere maggiori dato che, secondo quanto riferiscono le autorità, diversi missili da crociera ucraini sono stati intercettati e abbattuti sui cieli della Crimea dalla difesa aerea russa nella notte.

Non è la prima volta che la Crimea – territorio annesso dalla Russia nel 2014 – è bersaglio di attacchi da parte dell’esercito ucraino. Il territorio ha un ruolo strategico importante, non solo perché è la base di parte della flotta russa che dal Mar Nero attacca le città ucraine ma anche perché permette a Mosca di avere un collegamento terreno continuo che parte dalle regioni controllate nel Donbass e arriva alla Penisola. 

Le parole di Zelensky

Sull’attacco di questa notte il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non ha ancora rilasciato commenti. Ieri, però, durante la sua visita negli Stati Uniti dove si trovava per attendere al vertice delle Nazioni unite a New York, ha parlato con una serie di media statunitensi.

«Libereremo dall'occupazione Bakhmut e credo anche altre due città, non dico quali. Abbiamo un piano, un piano molto ampio», ha detto Zelensky. «Io so quello che vuole Putin – ha aggiunto – e so che vuole una pausa perché ha perso molte persone, militari professionisti, sono morti». 

Nel frattempo, la Commissione europea ha stanziato altri 1,5 miliardi di euro all’Ucraina nell'ambito del programma di assistenza macrofinanziaria al paese.

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