I leader internazionali sono arrivati a New York dove si terrà oggi la 77esima Assemblea delle Nazioni unite. Si tratta del primo ritorno in presenza per tutti a distanza di tre anni da quando è iniziata la pandemia. Il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha annunciato i grandi temi che saranno affrontati dai leader mondiali: dalla crisi climatica agli effetti della pandemia, fino alla guerra in Ucraina.

In lista sono previsti gli interventi di circa 150 capi di Stato e di governo, tra questi quello del premier italiano Mario Draghi giunto a New York il 19 settembre dove è stato premiato come il miglior statista dell’anno. Nel suo discorso durante la cerimonia di conferimento del premio Draghi ha attaccato le autocrazie e ha chiesto un maggiore impegno da parte dei leader per arrivare alla pace in Ucraina.

L’intervento del presidente del Consiglio al Palazzo di vetro nell’ambito dell’Assemblea delle Nazioni unite è previsto per le 19:45 ore locali di questa sera, dopo l’incontro pomeridiano con il presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, Csaba Kőrösi. Da Palazzo Chigi fanno invece sapere che mercoledì 21 settembre, Draghi incontrerà il Segretario generale Antonio Guterres, il quale, durante un meeting avuto lunedì per promuovere gli obiettivi delle Nazioni Unite per il 2030, ha detto che il «mondo è in grave pericolo».

La guerra

Con 101 voti a favore, 7 contrari e 19 astenuti, gli stati membri dell’Onu hanno deciso di consentire al presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy di tenere un discorso video registrato, concedendogli un’esenzione dal requisito che impone agli oratori di essere in presenza. Per la prima volta l’India, che in sede Onu si è sempre astenuta dal condannare l’invasione russa dell’Ucraina, ha invece votato in favore del discorso di Zelensky. Già nei giorni scorsi durante il vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) a Samarcanda, in Uzbekistan, il primo ministro indiano Nerandra Modi aveva detto a Putin che «l’èra di oggi non è di guerra». Il governo indiano è preoccupato molto dalla crisi alimentare, energetica e quella dei fertilizzanti alimentata dalla guerra che rischia di peggiorare l’economia del paese.

Il meeting di New York sarà pure un’occasione per capire quali leader internazionali continuano ad appoggiare il governo di Kiev a quasi sette mesi di distanza dall’inizio del conflitto. Secondo un’anticipazione del Financial Times, la neo prima ministra britannica Liz Truss dovrebbe promettere che il prossimo anno la spesa del Regno Unito per il sostegno militare all’Ucraina sarà pari a quella di quest’anno, ovver 2.3 miliardi di sterline. «Le vittorie dell’Ucraina nelle ultime settimane sono state fonte di ispirazione. Più volte questo popolo coraggioso ha sfidato i dubbi e ha dimostrato cosa può fare quando riceve il sostegno militare, economico e politico di cui ha bisogno. Il mio messaggio al popolo ucraino è questo: il Regno Unito continuerà ad essere al vostro fianco ad ogni passo. La vostra sicurezza è la nostra sicurezza», ha detto Truss hai giornalisti mentre era diretta a New York subìto dopo i funerali della regina Elisabetta II che si sono tenuti a Westminster il 19 settembre. 

Dopo il passaggio di testimone con l’ex premier Boris Johnson, Truss incontrerà negli Stati Uniti anche il presidente Joe Biden, per discutere di sicurezza globale e, ovviamente, anche di guerra in Ucraina.

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