- Le teorie che provano a gettare senso e spiegare la politica oltre i confini statali navigano in un mare di irrilevanza? La satira coglie nel segno di un pregiudizio diffuso: da una parte la teoria – l’impervio e nebuloso mondo delle idee – e dall’altra, impermeabile alle idee, la realtà, ovvero i fatti.
- Si potrebbe sostenere che il problema sta tutto nella difficoltà con cui in Italia si parla di relazioni internazionali.
- Un certo diffuso anti-intellettualismo – storicamente associabile a correnti di pensiero autoritarie – tende in effetti a imporsi, soprattutto in tempi di guerra, e induce a snobbare come irrilevanti una serie di problemi teorici (buoni per i dibattiti a tarda notte fra collegiali, pena lo scivolare dell’auditel di un paio di punti).
La foto ritrae una furiosa rissa fra i tavoli di un ristorante: in quattro si azzuffano, mentre in un angolo un avventore continua a pasteggiare imperturbabile, un occhio alla bistecca e uno al cellulare. Qualcuno ha trasformato l’immagine in un meme, assegnando all’uomo impassibile la didascalia policy-maker, mentre i quattro facinorosi sono battezzati «accademici che litigano sulle teorie delle relazioni internazionali». L’analista franco-americano Michael Shurkin – un passato fra Cia e Ran



