Secondo il presidente ucraino, nell’ultima settimana Mosca ha lanciato oltre 1800 droni contro il paese e 83 missili di vario tipo. La Marina russa ha schierato tre navi da guerra nel Mar Mediterraneo
Altre sette vittime civili e 21 feriti in Ucraina. Questo è il bilancio degli ultimi attacchi dell’esercito russo dopo quelli avvenuti nella notte tra venerdì e sabato quando un massiccio raid aereo ha colpito più regioni del paese. Nell’ultima settimana Mosca ha intensificato le operazioni militari mentre gli alleati europei di Kiev e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aumentano la pressione nei confronti del Cremlino per raggiungere una tregua.
La Russia ha dichiarato anche di aver conquistato un altro villaggio nella regione ucraina di Donetsk, mentre le truppe avanzano verso la vicina regione di Dnipropetrovsk. Ma le operazioni militari in Ucraina rischiano di aumentare nei prossimi giorni. Secondo quanto afferma la Marina ucraina, Mosca ha schierato tre navi da guerra nel Mar Mediterraneo. Una di queste ha anche missili di crociera Kalibr.
Zelensky: «Mosca sta intensificando il terrore»
«Sette giorni di attacchi russi su larga scala in Ucraina: più di 1.800 droni, più di 1.200 bombe teleguidate e 83 missili di vario tipo. I russi stanno intensificando il terrore contro città e comunità per intimidire ulteriormente il nostro popolo», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Ma nonostante i piani di Mosca, ci sono buoni risultati delle forze di difesa aerea. I droni intercettori stanno dando risultati particolarmente buoni, con centinaia di perdite di Shahed (droni russo-iraniani ndr.) questa settimana. E ogni incontro con i partner questa settimana ha riguardato l’aumento di questa tecnologia. Sono grato a tutti coloro che sono disposti a investire nella protezione della vita e ai nostri soldati che proteggono il cielo ucraino», sottolinea Zelensky.
«Gli Shahed sono uno dei modi della Russia per prolungare la guerra. Dobbiamo neutralizzare questa minaccia in modo che la diplomazia possa lavorare più velocemente. Ci auguriamo che tutti gli accordi che rafforzeranno la nostra difesa vengano attuati. Contiamo su decisioni forti da parte degli Stati Uniti, dell’Europa, del G7 e di tutti i partner», ha aggiunto il presidente.
Putin: «Russia è uno stato sovrano che difende il proprio futuro»
È tornato a parlare anche il presidente Vladimir Putin. In un’intervistata citata dalla Tass ha detto che gli atteggiamenti ostili dell’Occidente nei confronti della Russia dopo il crollo dell'Unione Sovietica hanno dimostrato che la Russia non verrà presa sul serio «a meno che non agisca come Stato indipendente e sovrano in grado di difendere il proprio futuro».
Secondo Putin le divergenze con gli europei sono di natura geopolitica. «Credevo che le principali contraddizioni fossero di natura ideologica» tuttavia, anche dopo il crollo dell’Urss, «l'atteggiamento sprezzante nei confronti degli interessi strategici statali della Federazione Russa è rimasto», ha detto Putin. «Questo era legato a un chiaro desiderio di ottenere alcuni vantaggi geopolitici».
L’Occidente «è rimasto indifferente ai suoi interessi e alle sue preoccupazioni», ha detto il presidente russo. «Mi è diventato ovvio che l'ideologia probabilmente aveva una certa importanza, ma gli interessi geopolitici restano al centro di tutte queste contraddizioni», ha concluso.
© Riproduzione riservata



