Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha risposto alla proposta di Vladimir Putin che ha annunciato una tregua nella guerra di tre giorni. Per il leader ucraino il cessate il fuoco dovrebbe essere «immediato, completo e incondizionato» per almeno un mese. L’Ucraina – ha detto – non vuole «nemmeno un secondo di questa guerra» ed è pronta a cooperare con tutti i partner «per stabilire la pace e garantire la sicurezza».

Secondo Zelensky la tregua proposta dal Cremlino dall’8 all’11 maggio – in occasione della parata con cui in Russia si celebra la vittoria dell’Unione sovietica nella Seconda guerra mondiale – è «un altro tentativo di manipolazione». Nella notte l’esercito russo ha continuato ad attaccare diverse regioni ucraine causando la morte di almeno otto civili e ferendone altri 24, tra le vittime ci sono anche bambini. Negli ultimi giorni Mosca ha intensificato gli attacchi per esercitare pressione nei negoziati.

È in programma per oggi alle 22 (ora italiana) una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull’Ucraina e il ministro degli affari esteri ucraino, Andriy Sybiha, ha esortato i membri del Consiglio a sostenere con decisione gli sforzi dell’Ucraina per arrivare alla pace, a condannare con chiarezza l’escalation di attacchi contro i civili da parte della Russia e a prendere una posizione netta sulla necessità di rafforzare la pressione su Mosca.

PUNTI CHIAVE

18:07

Lavrov: "Urgente evitare la Terza guerra mondiale"

17:32

Ucraina: Fronte sud sotto pressione, i russi avanzano tra Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia

17:01

Waltz: "Russia e Ucraina agiscano rapidamente prima che Trump perda la pazienza"

18:07

Lavrov: "Urgente evitare la Terza guerra mondiale"

Il compito di impedire una Terza guerra mondiale "sta diventando particolarmente urgente, soprattutto sullo sfondo di azioni aggressive e sconsiderate e di appelli provenienti dai leader dei Paesi dell'Ue e da Londra". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, al termine di un vertice con gli omologhi dei Brics in Brasile, come riporta la Tass. 

17:47

Zelensky: "Si alla pace senza regalare territori a Putin"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto di non "regalare" alcun territorio al suo omologo russo Vladimir Putin per porre fine alla guerra, mentre Washington sembra stia valutando la possibilità di riconoscere le regioni occupate da Mosca. "Vogliamo tutti che questa guerra finisca in modo giusto, senza regali a Putin, soprattutto terre", ha detto Zelensky in videoconferenza durante un vertice organizzato dalla Polonia.

17:46

Media: "Putin insiste su quattro regioni Ucraine per la pace"

Il presidente russo Vladimir Putin continua a insistere sul fatto che la Russia debba assumere il controllo di quattro regioni dell'Ucraina che non occupa completamente nell'ambito di un accordo per mettere fine alla guerra. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Steve Witkoff, l'inviato di Donald Trump, ha cercato di persuadere Putin a fermare i combattimenti lungo le attuali linee del fronte nel corso del loro ultimo incontro. Il leader del Cremlino sarebbe però rimasto fermo sulle sue posizioni.

17:32

Ucraina: Fronte sud sotto pressione, i russi avanzano tra Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia

La situazione sul fronte si è fatta più critica nel sud dell’Ucraina, dove le truppe russe avanzano verso la zona di confine tra le regioni di Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Donetsk: lo ha dichiarato Vladyslav Voloshyn, portavoce delle Forze di Difesa ucraine del Sud, citato da Ukrinform. “La situazione è peggiorata in modo significativo nel settore di Novopavlivka, dove nelle ultime 24 ore si sono verificati 23 scontri. In quell’area sono in corso violenti combattimenti, e il nemico sta cercando di guadagnare terreno verso il confine tra Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Donetsk. Anche nel settore di Orikhiv la situazione resta molto tesa, in particolare nei pressi di località come Mali Shcherbaky, Lobkove e Stepove. I russi tentano di sfondare la linea difensiva per conquistare un punto strategico vicino a Zaporizhzhia, da cui potrebbero colpire le nostre vie di rifornimento verso est e bombardare la città e i suoi sobborghi”, ha spiegato Voloshyn. Il portavoce ha aggiunto che anche lungo il fiume Dnipro, nella zona di Kherson, la situazione si è deteriorata negli ultimi giorni, con le forze russe che provano sempre più spesso a prendere il controllo delle isole. Sebbene le imbarcazioni nemiche vengano spesso distrutte, alcuni soldati riescono comunque a sbarcare. “A volte il nemico lascia uno o due uomini sulle isole, che restano bloccati come ‘Robinson Crusoe’, visto che non possono essere recuperati. I loro superiori lanciano loro rifornimenti tramite droni. Restano lì per giorni e in certi casi si arrendono. La propaganda russa usa questi episodi per affermare il controllo dell’area, ma negli ultimi giorni i tentativi sono chiaramente aumentati”, ha concluso.

17:30

Ue: "Mosca spende 2 miliardi di dollari in disinformazione in Ue"

"Le stime dicono che la Russia spende 2 miliardi di dollari all'anno per fare disinformazione in Europa, di cui oltre il dieci percento per la disinformazione legata al cambiamento climatico". Lo ha sottolineato la ministra polacca del clima e dell'ambiente, Paulina Hennig-Kloska, in conferenza stampa dopo aver presieduto la riunione del Consiglio Ue Ambiente informale a Varsavia. Al centro del confronto tra i ministri dei Ventisette il contrasto alla disinformazione climatica. "Finora è mancata una discussione tra le capitali sul tema", ha osservato la ministra, precisando che il lavoro è appena cominciato e che diversi Stati membri hanno evidenziato la necessità di "non combattere la disinformazione da soli" ma di cooperare. 

17:13

Ucraina, evacuazione forzata per sette villaggi nel Dnipropetrovsk

Le autorità ucraine hanno ordinato l’evacuazione forzata di sette villaggi nella regione di Dnipropetrovsk, vicino al confine con il Donetsk, a causa dell’avanzata delle forze russe e dell’intensificarsi degli attacchi con bombe e droni. Lo ha annunciato il governatore militare della regione, Serhiy Lysak, precisando che 26 bambini rimangono ancora nell’area e dovranno essere evacuati insieme alle loro famiglie.

Lysak ha aggiunto che quasi 400 minori sono già stati portati in salvo nelle settimane precedenti, quando le evacuazioni erano ancora su base volontaria. Secondo le autorità ucraine, la decisione è ormai inevitabile per proteggere i civili e resterà in vigore per almeno un mese.

17:01

Waltz: "Russia e Ucraina agiscano rapidamente prima che Trump perda la pazienza"

"Sia la Russia che l'Ucraina devono agire rapidamente per raggiungere un accordo prima che il presidente Trump perda la pazienza". Il monito è arrivato dal consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Mike Waltz, in un articolo a sua firma su The National Interest in occasione dei 100 giorni di Donald Trump alla Casa Bianca. Secondo il consigliere, "dopo anni di strategia incoerente da parte dell'amministrazione Biden, solo Trump è riuscito a portare sia la Russia che l'Ucraina al tavolo dei negoziati". Waltz ha assicurato che "settimane di diplomazia hanno prodotto un'intesa da entrambe le parti su ciò che è necessario per raggiungere la pace". "Ora sia la Russia che l'Ucraina devono agire rapidamente per raggiungere un accordo prima che il presidente Trump perda la pazienza".

15:59

Il Consigliere di Putin: “Odessa è storicamente russa, i suoi cittadini non si riconoscono nel regime di Kiev”

Odessa è una città russa da oltre due secoli e oggi la grande maggioranza dei suoi abitanti non vuole avere rapporti con le autorità ucraine, ha affermato Nikolai Patrushev, consigliere del presidente russo e figura chiave vicina a Vladimir Putin. In un'intervista all'agenzia Tass, Patrushev – già segretario del Consiglio di sicurezza e considerato uno dei principali “falchi” del Cremlino – ha dichiarato che gli abitanti delle “regioni del Mar Nero” in Ucraina “devono decidere autonomamente il proprio destino”. In questo modo, si formalizzano per la prima volta le possibili "rivendicazioni" russe su quest’area del Paese. “La nostra nazione rispetta la volontà del popolo. Lo dimostra quanto accaduto in Crimea, Sebastopoli, Donbass e Novorossiya, divenuti parte della Russia”, ha aggiunto Patrushev, alludendo ai “referendum” attraverso cui Mosca ha annesso queste regioni. Odessa, ricorda il Moscow Times, fu fondata da Caterina II, rappresentò un avamposto russo nel Mar Nero e ottenne il titolo di “città eroica” nella Seconda guerra mondiale, ha sottolineato Patrushev. Oggi, secondo lui, il porto di Odessa “è stato trasformato in un centro per il transito di armi e in una base per sabotatori navali”. “Ritengo che Odessa e gran parte dei suoi cittadini non abbiano nulla in comune con il regime di Kiev”, ha concluso. Secondo fonti del quotidiano Kommersant, Putin avrebbe informato recentemente i membri dell’Unione russa degli industriali e imprenditori di un possibile attacco a Odessa. Questo scenario, a suo dire, potrebbe concretizzarsi qualora Kiev, nei negoziati per la pace, rifiutasse di riconoscere come russe le regioni occupate di Crimea, Lugansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson.

15:39

Meloni: Grazie a Erdogan per la mediazione sulla guerra in Ucraina

"Ho ringraziato il presidente Erdogan per l'opera di mediazione che ha portato avanti fin dall'inizio della guerra di invasione russa dell'Ucraina, in particolare per far fronte all'impatto sulla sicurezza alimentare". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni alla stampa assieme al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, dopo il vertice intergovernativo Italia-Turchia, sottolineando che la relazione tra i due Paesi "ha un valore strategico che va ben oltre la dimensione economica, perché Italia e Turchia sono nazioni alleate sullo scenario euro-mediterraneo e in ambito di Alleanza atlantica". 

15:39

Erdogan: "La Turchia farà ogni sforzo per una soluzione in Ucraina e Gaza"

"Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso la volontà di Ankara di impegnarsi al massimo per trovare una soluzione alla crisi ucraina, ribadendo il 'sostegno alla sovranità dell'Ucraina'. Inoltre, ha sottolineato che la Turchia sarà pronta a fare ogni sforzo per una soluzione anche per Gaza, durante le dichiarazioni alla stampa insieme alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine del vertice intergovernativo a Villa Doria Pamphilij."

15:39

Meloni: "Spero che l'incontro Trump-Zelensky sia un punto di svolta"

"L'Italia ribadisce il pieno sostegno agli sforzi del presidente Trump per arrivare a una pace giusta e duratura in Ucraina", e "penso che l'incontro a San Pietro fra il presidente degli Stati Uniti e quello ucraino abbia avuto un significato enorme. Nutriamo tutti la speranza che possa rappresentare un punto di svolta". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni alla stampa assieme al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, dopo il vertice intergovernativo Italia-Turchia.

15:36

Meloni:  Tregua russa è un'iniziativa, ma serve di più. Speriamo in una volontà di pace come quella ucraina"

La "nuova dichiarazione unilaterale da parte russa" di una tregua di tre giorni "è un'iniziativa di cui prendiamo atto ma è tutt'altra cosa rispetto a quello che è necessario. Rinnoviamo l'auspicio che Russia dimostri volontà di fare la pace come ha saputo dimostrare l'Ucraina". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni alla stampa assieme al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, dopo il vertice intergovernativo Italia-Turchia. 

15:11

Poroshenko: “La Crimea è Ucraina. Serve una pace giusta, non un compromesso con l’aggressore

"Oggi si parla molto della Crimea, ma per me non c’è nulla da discutere: la Crimea è Ucraina. È un simbolo del diritto internazionale e della sicurezza globale". Così l’ex presidente ucraino Petro Poroshenko, intervenendo al Congresso del Partito Popolare Europeo in corso a Valencia, ha risposto all’ipotesi di una possibile apertura da parte degli Stati Uniti al riconoscimento della regione, annessa dalla Russia nel 2014. "La nostra priorità deve essere una pace credibile e duratura. Ma non basta una pace qualsiasi: serve una pace giusta, non ottenuta a qualsiasi costo. Abbiamo bisogno di una pace fondata sulla forza, non sugli affari, e certamente non sulla resa o sull’accomodamento verso l’aggressore", ha sottolineato Poroshenko. In un contesto geopolitico difficile, ha aggiunto, "solo l’unità e una posizione comune possono garantire il successo". Da qui il richiamo alla necessità di un "forte consenso europeo", a partire dalla politica di non riconoscimento dell’annessione illegale non solo della Crimea, ma anche delle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, oggi in parte sotto occupazione russa.

14:58

Kiev: al Consiglio di sicurezza Onu oggi chiederemo più pressioni su Mosca

È in programma per oggi alle 22 (ora italiana) una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull’Ucraina, convocata dalla Francia, presidente di turno dell’organismo. Secondo quanto riferito da Kiev, l’incontro sarà dedicato “all’aggressione russa contro l’Ucraina e alla continua campagna di terrore contro i civili”, come si legge in una nota del ministero degli Esteri ucraino. “L’Ucraina si batte per la pace. Abbiamo accettato la proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco totale 49 giorni fa, ma la Russia si è rifiutata. È un segnale evidente di chi vuole porre fine alla guerra e chi invece vuole proseguirla”, ha dichiarato Andriy Sybiha, capo della diplomazia ucraina. Il ministro ha esortato i membri del Consiglio a sostenere con decisione gli sforzi dell’Ucraina per arrivare alla pace, a condannare con chiarezza l’escalation di attacchi contro i civili da parte della Russia e a prendere una posizione netta sulla necessità di rafforzare la pressione su Mosca.

13:32

Cina: "Tregua di 3 giorni? Sosteniamo tutto ciò che favorisce la pace"

"Sosteniamo ogni iniziativa che conduca alla pace" – con queste parole il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha commentato l'annuncio del presidente russo Vladimir Putin di una tregua di tre giorni, dall'8 al 10 maggio. La diplomazia di Pechino torna così a sollecitare una soluzione diplomatica alla crisi, ribadendo l’invito alle parti coinvolte a perseguire il dialogo e i negoziati come unica via d’uscita dal conflitto.

13:14

Ue: "Russia non deve aspettare 8 maggio per cessate il fuoco"

"La nostra posizione su questo è molto chiara. La Russia potrebbe fermare le uccisioni e i bombardamenti in qualsiasi momento. Quindi non c'è assolutamente bisogno di aspettare fino all'8 maggio. Potrebbero farlo, proprio ora, oggi stesso". Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Anitta Hipper interpellata nel corso del briefing quotidiano con la stampa sul nuovo cessate il fuoco di tre giorni annunciato dal presidente russo Vladimir Putin a partire dalla notte tra il 7 e l'8 maggio e se la Commissione europea lo prenda sul serio. "Da parte nostra, continuiamo a sostenere l'Ucraina, per una pace lunga, giusta e completa", ha aggiunto. 

12:28

Medvedev: "Zelensky farà una fine molto triste"

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha criticato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per aver lodato il capo del Servizio di intelligence di Kiev dopo "l'eliminazione di alcuni membri dell'alto comando delle forze armate russe". Zelensky faceva probabilmente riferimento al generale russo Yaroslav Moskalik, ucciso venerdì 25 aprile nell'esplosione di un'auto nella regione di Mosca. “Quando il capo di uno Stato, anche se particolare come l'Ucraina, è un tipo patologico come questo personaggio Zelensky e si vanta di cose del genere, significa solo una cosa: che alla fine anche lui finirà in modo molto triste”, ha detto Medvedev, rispondendo alle domande dei partecipanti alla maratona tv 'Knowledge. First'. Lo riporta l'agenzia Tass. 

12:17

Tajani: "Tregua di tre giorni non significa nulla senza un cessate il fuoco"

La tregua di tre giorni annunciata dal presidente russo Vladimir Putin nel conflitto in Ucraina "non significa nulla se non si arriva a un cessate il fuoco". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso un punto stampa durante il Congresso del Partito popolare europeo (Ppe) a Valencia. "Non puo' essere questa la risposta che la Russia da' alla proposta americana che va in tutt'altra direzione", ha spiegato

11:11

Zelensky al nuovo premier canadese: "Grati per sostegno. Rafforzeremo partnership"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenky ha inviato le sue congratulazioni a Mark Carney e al partito Liberale per la vittoria alle elezioni in Canada. "L'Ucraina apprezza profondamente i nostri stretti legami con il Canada e il sostegno incrollabile del popolo canadese", ha scritto su X. "Siamo sinceramente grati per la leadership del Canada nel sostenere l'Ucraina, dall'assistenza militare, finanziaria e umanitaria all'imposizione di sanzioni contro la Russia", ha sottolineato. "Siamo certi che la nostra partnership diventerà sempre più forte nel perseguimento comune della pace, della giustizia e della sicurezza", ha concluso.

10:43

Cremlino, da Kiev ancora nessuna risposta su tregua

Kiev non ha dato alcuna risposta al cessate il fuoco annunciato dal presidente russo Vladimir Putin dall'8 al 10 maggio e non è chiaro se le forze ucraine aderiranno o meno. Lo ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riportano le agenzie di stampa russe. "È stato il presidente Putin a mostrare un gesto di buona volontà e ieri ha annunciato che un cessate il fuoco temporaneo in occasione del Giorno della Vittoria,. Non abbiamo ricevuto alcuna reazione dal regime di Kiev. Ed è difficile capire se il regime di Kiev intenda aderirvi o meno", ha affermato Peskov

10:37

Cremlino, dubbi su legittimità Zelensky, ma negoziati pace prioritari

Gli interessi della Russia ad avviare negoziati di pace sono prioritari, sebbene esistano questioni legali relative alla legittimità di Vladimir Zelensky alla presidenza dell'Ucraina. È quanto ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti. "Effettivamente, ci sono questioni giuridiche relative alla legittimità. Ma in questo caso gli interessi di avviare un processo di risoluzione pacifica sono al di sopra di tutto. La prima cosa è avviare questo processo di negoziazione, tutto il resto è secondario", ha detto Peskov parlando della disponibilità della Russia a negoziare con l'Ucraina

09:49

Kiev: Cooperazione strategica tra Ucraina e Santa Sede

"Incontro con parole di disponibilità alla reciproca collaborazione", dice su X l'ambasciatore dell'Ucraina presso la Santa Sede, Andrii Yurash, commentando il fatto che "il presidente ucraino Zelensky, al termine della sua permanenza a Roma, ha incontrato il segretario di Stato vaticano card. Pietro Parolin". "Le relazioni tra i due stati non si limitano alla comprensione reciproca, ma si fondano anche sulla cooperazione strategica", sottolinea Yurash

09:32

Ucraina: almeno otto civili uccisi e 24 feriti negli attacchi russi

Attacchi russi nelle regioni ucraine hanno provocato la morte di almeno otto civili e il ferimento di altri 24, con la presenza di bambini tra le vittime. Lo hanno riportato le autorità regionali, citate dal Kiev Independent. 

09:11

Zelensky: "Il cessate il fuoco deve essere completo e incondizionato"

l cessate il fuoco tra Russia e Ucraine dovrebbe essere ''immediato, completo e incondizionato'', per un minimo di trenta giorni. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio pubblicato sui suoi profili social. Il leader ucraino ha sottolineato che l'Ucraina non vuole "nemmeno un secondo di questa guerra" ed è pronta a cooperare con tutti i partner "per stabilire la pace e garantire la sicurezza". Zelensky ha reagito alla proposta del presidente russo Vladimir Putin che ieri ha annunciato un cessate il fuoco dalla mezzanotte dell'8 maggio (le 23 del 7 maggio, ora italiana) alla mezzanotte dell'11 maggio (le 23 del 10 maggio, ora italiana): "Ecco un altro tentativo di manipolazione: per qualche motivo tutti dovrebbero aspettare l'8 maggio e solo allora cessare il fuoco per garantire il silenzio di Putin per la parata. Noi diamo valore alla vita delle persone, non alle parate. Per questo crediamo, il Mondo crede, che non ci sia motivo di aspettare sino all'8 maggio. E il fuoco non dovrebbe essere fermato per qualche giorno per uccidere di nuovo in seguito. Un cessate il fuoco immediato, completo e incondizionato, e per un minimo di trenta giorni da garantire e assicurare, è ciò che può fornire la base per una vera diplomazia", ha osservato Zelensky. La parata cui fa riferimento Zelensky è quella che si tiene tradizionalmente il 9 maggio a Mosca quando si celebra la Giornata della vittoria, la commemorazione della vittoria dell'Unione sovietica nella Seconda guerra mondiale.

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