Trump ha ribadito la sua frustrazione nei confronti di Putin dopo che l’esercito russo ha lanciato un pesante attacco missilistico contro Kiev, causando 9 morti e 70 feriti. Il presidente russo annuncia un cessate il fuoco di 72 ore a partire dall’8 maggio per l’80esimo anniversario della vittoria sul nazifascismo
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è detto ottimista riguardo alla possibile firma di un accordo di pace tra la Russia e l’Ucraina. «Credo che abbiamo i contorni di un accordo, e voglio che lui lo firmi e la faccia finita», ha detto il presidente.
Trump però ha anche ribadito la sua frustrazione nei confronti di Putin dopo che, la settimana scorsa, l’esercito russo ha lanciato un pesante attacco missilistico contro Kiev, causando 9 morti e 70 feriti. «Sono rimasto molto deluso dal fatto che missili siano stati lanciati dalla Russia», ha detto Trump, aggiungendo successivamente di essere stato «sorpreso e deluso, molto deluso, che abbiano bombardato quei luoghi dopo le nostre discussioni». Da parte sua il Cremlino ha detto di essere disposto a trattare con Kiev, mentre il ministro degli Esteri Lavrov ha dettato le sue condizioni e ha avuto un colloquio telefonico con Marco Rubio. Al momento i dettagli della proposta di pace non sono stati pubblicati, ma i media statunitensi hanno anticipato alcuni punti dell’accordo. Tra questi ci sono concessioni territoriali che Kiev farà alla Russia, tra queste le Crimea.
La Corea del Nord ha confermato per la prima volta di aver inviato truppe in Russia per sostenere la sua guerra contro l'Ucraina e ha ricevuto il ringraziamento pubblico di Vladimir Putin.
PUNTI CHIAVE
13:34
Putin annuncia nuovo cessate il fuoco di tre giorni
11:45
Zelensky: "Le nostre unità militari continuano a operare nelle regioni di Kursk e Belgorod"
09:42
La Corea del Nord ha confermato l'invio di soldati in Russia
Progressi nei colloqui tra Usa e Ucraina su terre rare
Ucraina e Stati Uniti stanno facendo "progressi" relativamente all'accordo sulle terre rare. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Heorhii Tykhy in diretta su X. "L'Ucraina è interessata a questo accordo" e "riteniamo che i team ucraino e statunitense che lavorano su questo stiano procedendo bene", ha chiarito il portavoce, aggiungendo: "Stiamo progredendo. Il lavoro continua giorno dopo giorno. Questo è ciò che sento dai nostri colleghi che lavorano all'accordo. Vorremmo vederlo finalizzato il prima possibile".
Putin annuncia nuovo cessate il fuoco di tre giorni
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato un cessate il fuoco di tre giorni per l'ottantesimo anniversario della vittoria sul nazifascimo. La tregue inizierà allo scoccare della mezzanotte tra il 7 e l'8 maggio e si protrarrà per 72 ore.
"In caso di violazioni del cessate il fuoco dalla parte ucraina. le forze armate russe daranno una adeguata ed efficace risposta" si legge in un comunicato diffuso dal Cremlino. "La parte russa - afferma ancora il Cremlino - dichiara ancora una volta la sua disponibilità a negoziati di pace senza precondizioni, miranti ad eliminare le cause di fondo della crisi ucraina e all'interazione costruttiva con i partner internazionali"
Il Cremlino annuncia la conquista di un paesino nella regione di Kharkiv
Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe abbiano preso il controllo del villaggio di Kamenka, nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina
Zelensky: "Le nostre unità militari continuano a operare nelle regioni di Kursk e Belgorod"
"Le nostre unità militari continuano a operare nelle regioni di Kursk e Belgorod. Manteniamo la nostra presenza in Russia", ha scritto il presidente ucraino Zelensky in un post su X, dopo che Mosca ha annunciato la completa liberazione della regione occupata dalle forze di Kiev dall'inizio dell'agosto dello scorso anno. "Manteniamo con decisione tutte le nostre posizioni in modo da mantenere tutte le opportunità per la diplomazia", ha invece garantito Zelensky
Lavrov detta le condizioni per la pace: no Nato, territori conquistati ai russi e denazificazione
"Il riconoscimento internazionale della Crimea, di Sebastopoli, della Dpr, della Lpr, delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia come parte della Russia è un imperativo", ha detto in un'intervista al quotidiano brasiliano O Globo il ministro degli Esteri russo Lavrov. "Tutti gli impegni assunti da Kiev devono essere giuridicamente vincolanti, prevedere meccanismi di attuazione ed essere permanenti", ha aggiunto il capo della diplomazia russa. "Mosca parte dal presupposto che la non adesione di Kiev alla Nato, nonché la riaffermazione del suo status di neutralità e di Paese non allineato ai sensi della Dichiarazione del 1990 sulla sovranità statale dell'Ucraina, costituiscano uno dei due pilastri per una soluzione definitiva della crisi Ucraina che rispetti gli interessi di sicurezza della Russia", ha affermato ancora Lavrov. "Il secondo pilastro consiste nel superare l'eredità del regime neonazista che ha preso il potere a Kiev dopo il golpe del febbraio 2014, inclusa l'iniziativa dei suoi autori di sradicare e cancellare, sia fisicamente che legislativamente, tutto ciò che è russo, che si tratti della lingua, dei media, della cultura, delle tradizioni russe o della fede ortodossa canonica", ha spiegato il ministro.
Mosca ribadisce la volontà di negoziare con l'Ucraina
Il Cremlino ha assicurato di essere ancora pronto ad avviare negoziati con l'Ucraina, dopo che due giorni prima il presidente americano Donald Trump aveva evocato la possibilità che il suo omologo russo Vladimir Putin non volesse porre fine al conflitto. “La volontà della parte russa è già stata affermata più volte, ribadita dal presidente (Putin), quella di avviare un processo di negoziazioni con l'Ucraina senza precondizioni per giungere a una soluzione pacifica”, ha dichiarato il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, citato dall'agenzia di Stato
Putin ringrazia la Corea del Nord per l'invio dei soldati
Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso gratitudine alla Corea del Nord, al suo leader Kim Jong-un e alle unità dell'esercito popolare coreano "per il loro aiuto nella liberazione della regione di Kursk dalle forze ucraine". "I nostri amici coreani hanno agito per senso di solidarietà, giustizia e autentico cameratismo", ha detto Putin. "Apprezziamo molto questo gesto e siamo sinceramente grati al presidente Kim Jong-un, e a tutta la leadership e al popolo della Coreal del Nord", ha aggiunto. "Rendiamo omaggio all'eroismo, all'elevato livello di addestramento speciale e alla dedizione dei soldati coreani che, fianco a fianco con i combattenti russi, hanno difeso la nostra Patria come se fosse la loro", ha concludo il presidente russo.
Lavrov: "Restiamo aperti ai negoziati"
"Restiamo aperti ai negoziati. Ma la 'palla' non è dalla nostra parte. Finora, Kiev non ha dimostrato la sua capacità di negoziare. Altrimenti, come spiegare il fatto che le Forze armate ucraine non sono state in grado di rispettare né la moratoria di 30 giorni sugli attacchi alle strutture energetiche né la tregua pasquale di 30 ore?'', ha detto Lavrov. Secondo il ministro le autorità ucraine hanno dimostrato "una mancanza di volontà politica per la pace e la non volontà di rinunciare al proseguimento della guerra". Parlando dei contatti tra Russia e Stati Uniti sul tema della risoluzione del conflitto ucraino, Lavrov ha osservato che, secondo le impressioni di Mosca, "gli interlocutori statunitensi hanno iniziato a comprendere meglio la posizione della Russia sulla situazione intorno all'Ucraina"
La Corea del Nord ha confermato l'invio di soldati in Russia
La Corea del Nord ha confermato per la prima volta di aver inviato truppe in Russia per sostenere la sua guerra contro l'Ucraina. Funzionari dell'intelligence statunitense, sudcoreana e Ucraina hanno affermato che lo scorso autunno la Corea del Nord ha inviato in Russia circa 10.000-12.000 soldati. Ma la Corea del Nord non aveva confermato i movimenti delle sue truppe fino a lunedì. L'agenzia di stampa statale nordcoreana Korean Central News Agency ha affermato che il leader Kim Jong Un ha deciso di inviare truppe da combattimento in Russia in base a un trattato di mutua difesa. Kim avrebbe affermato che lo schieramento delle truppe aveva lo scopo di "annientare e spazzare via gli occupanti neonazisti ucraini e liberare l'area di Kursk in cooperazione con le forze armate russe".
Colloquio telefonico tra Rubio e Lavrov
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno sottolineato "l'importanza di consolidare i presupposti che stanno emergendo per avviare negoziati" sull'Ucraina, "con l'obiettivo di concordare su un percorso affidabile verso una pace sostenibile a lungo termine". Lo rende noto in un comunicato il ministero degli Esteri di Mosca.
Trump: "Credo che abbiamo i contorni di un accordo"
"Credo che abbiamo i contorni di un accordo, e voglio che lui lo firmi e la faccia finita", ha aggiunto il presidente. Trump ha ribadito la sua frustrazione nei confronti di Putin dopo che, la settimana scorsa, la Russia ha lanciato un pesante attacco missilistico contro la città di Kiev, il più massiccio degli ultimi nove mesi. "Sono rimasto molto deluso dal fatto che missili siano stati lanciati dalla Russia", ha detto Trump, aggiungendo successivamente di essere stato "sorpreso e deluso, molto deluso, che abbiano bombardato quei luoghi dopo le nostre discussioni".
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