L’agenzia palestinese Wafa ha riportato la notizia di attacchi compiuti dall’esercito israeliano nella città di Khan Younis. Altre violazioni si sarebbero registrate anche a Gaza City. Gli Usa invieranno 200 soldati a Gaza per monitorare l’accordo
«Il governo ha appena approvato il quadro per il rilascio di tutti gli ostaggi, sia vivi che deceduti». Con una breve dichiarazione l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha annunciato che il governo ha approvato l’accordo sulla prima fase della tregua con Hamas. L’ok è arrivato dopo una riunione fiume a causa delle divisioni interne all’esecutivo. L’ala più estremista rappresentata dai ministri Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich è dichiaratamente contraria all’accordo.
Con l'approvazione dell'accordo da parte del governo israeliano, è entrato subito in vigore il cessate il fuoco a Gaza. L'Idf si ritirerà fino alla Linea Gialla indicata nelle mappe dell'accordo entro le prossime 24 ore, al termine delle quali Hamas dovrà rilasciare tutti gli ostaggi vivi entro 72 ore.
Nonostante l’entrata in vigore del cessate il fuoco, l’agenzia palestinese Wafa ha riportato la notizia di attacchi compiuti dall’esercito israeliano nella città di Khan Younis. Altre violazioni si sarebbero registrate anche a Gaza City.
PUNTI CHIAVE
17:25
Tajani: «Alla cerimonia per la firma in Egitto andrà Meloni»
12:22
Netanyahu: «L'accordo era impossibile prima, lo impediva Hamas»
11:30
Idf: «Completato il ritiro secondo il piano»
08:35
Middle East Eye: sul nome di Barghouti c'era l'ok di Witkoff. Israele ha cambiato all'ultimo in via unilaterale
07:32
Duecento soldati Usa per monitorare la tregua a Gaza
Israele, via libera all'Onu per aiuti a Gaza da domenica
Israele ha dato il via libera alle autorità delle Nazioni Unite per iniziare a consegnare aiuti a Gaza a partire da domenica. Gli aiuti includeranno le 170.000 tonnellate che sono già state posizionate in Paesi vicini come Giordania ed Egitto, mentre i funzionari umanitari attendevano il permesso delle forze israeliane per riprendere le loro attività. Negli ultimi mesi, l'Onu e i suoi partner umanitari sono stati in grado di consegnare solo il 20% degli aiuti necessari per affrontare la grave situazione nella Gaza, secondo il responsabile umanitario Onu Tom Fletcher.
Tajani: «Alla cerimonia per la firma in Egitto andrà Meloni»
Al vertice in Egitto «è stata invitata la presidente del Consiglio». A dirlo il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti a margine di un incontro a Firenze prima della manifestazione di chiusura della campagna elettorale del centrodestra in Toscana, rispondendo a una domanda sulla cerimonia di firma ufficiale del cessate il fuoco. «L'incontro dovrebbe tenersi lunedì» ma ancora non sono ufficiali né data né luogo.
Pizzaballa: «Sono pronto ad entrare a Gaza per gli aiuti»
Il Patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, in una intervista ad Avvenire, si dice "pronto" ad andare a Gaza. «Appena possibile andrò - afferma - lo abbiamo promesso ai nostri parrocchiani e torneremo per stare con loro, per sostenerli, per incoraggiarli e per ringraziarli della loro testimonianza». «Finalmente vediamo qualcosa di nuovo - aggiunge sugli accordi appena firmati -. Certo, ci sarà anche una nuova atmosfera per la continuazione dei negoziati, anche se la vita all'interno di Gaza rimarrà terribile per molto tempo».
Idf: «Ci prepariamo a ricevere gli ostaggi»
«In questo momento, l'intero esercito si sta preparando a ricevere gli ostaggi». Lo ha affermato il portavoce delle forze armate israeliane, Effie Defrin, dopo che le truppe si sono ritirate a Gaza lungo la linea concordata, aprendo la strada alla fase del rilascio degli ostaggi da parte di Hamas.
Ministero Salute Gaza: «Almeno 17 uccisi e 71 feriti dall'Idf nell'ultimo giorno»
Nelle ultime 24 ore almeno 17 palestinesi sono stati uccisi e 71 feriti negli attacchi israeliani a Gaza. Lo riferisce il ministero della Salute della Striscia, gestito da Hamas, secondo i cui dati la guerra di Israele contro Gaza ha causato la morte di 67.211 persone e il ferimento di 169.961 dal 7 ottobre 2023.
Pubblicata lista detenuti palestinesi, nessun nome chiave
Israele ha pubblicato un elenco di 250 "detenuti per motivi di sicurezza" che possono essere rilasciati in cambio degli ostaggi ancora a Gaza, che saranno rilasciati nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas entrato in vigore questa mattina. L'elenco dei detenuti, pubblicato sul sito web del ministero della Giustizia israeliano, non include nessuno dei detenuti chiave, simboli della lotta armata palestinese contro Israele, i cui nomi il movimento islamista palestinese aveva passato ai mediatori nella speranza del loro rilascio, come Marwan Barghouthi, Ahmad Saadat, Hassan Salameh o Abbas Al-Sayyed, che stanno scontando l'ergastolo in Israele.
In migliaia tornano verso Gaza city dopo ritiro dell'Idf
Migliaia di famiglie si stanno muovendo dal sud della Striscia a Gaza city dopo che l'esercito israeliano si è ritirato.
Netanyahu: «Se piano non sarà raggiunto, ci sarà guerra»
«Stiamo stringendo Hamas da ogni lato in vista delle prossime fasi del piano, che prevede il suo disarmo completo e la smilitarizzazione di Gaza. Se ciò sarà raggiunto in modo pacifico, tanto meglio. Se no, sarà raggiunto con la forza». Ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una dichiarazione ai media.
Hamas: «Collaboreremo per garantire accordo cessate fuoco»
«Collaboreremo con tutte le parti per garantire la continuazione dell'accordo di cessate il fuoco». Lo dice un portavoce di Hamas ad Al Arabiya. Secondo il portavoce dell'organizzazione islamista, c'è un dialogo con i mediatori sulle restanti disposizioni del piano Trump. «Il presidente Trump ha compiuto sforzi significativi per attuare l'accordo», ha aggiunto.
Netanyahu: «L'accordo era impossibile prima, lo impediva Hamas»
«A tutti quelli che sostengono che questo accordo si poteva raggiungere prima dico che non è vero: Hamas non ha mai acconsentito a liberare tutti gli ostaggi con l'Idf così ancora profondamente dentro la Striscia». Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una dichiarazione ai media israeliani. I giornalisti non hanno potuto porre domande. Il premier ha poi aggiunto che «tutti ostaggi torneranno a casa nei prossimi giorni», ribadendo anche l'obiettivo di lasciare Hamas «senza armi e senza alcun potere su Gaza».
Hamas ha adesso 72 ore per liberare gli ostaggi vivi
Secondo l'accordo siglato in Egitto e ratificato questa notte dal governo a Gerusalemme, e dopo l'avvenuto ritiro dell'Idf verso la Linea Gialla, Hamas ha adesso 72 ore - a partire dalle 12 locali - per il rilascio di tutti gli ostaggi vivi ancora a Gaza, che dovrebbero essere venti. Questi saranno liberati in un'unica volta, mentre gli ostaggi morti saranno consegnati in più fasi. Da parte israeliana, Israele approverà il rilascio di circa 2.000 detenuti palestinesi tra cui 250 terroristi. Hamas sarà tenuta a rilasciare tutti gli ostaggi, senza cerimonie pubbliche. I terroristi di Nukhba che hanno partecipato al massacro del 7 ottobre e i quattro ergastolani richiesti da Hamas durante i negoziati, tra cui Marwan Barghouti, non saranno rilasciati.
Idf: «Completato il ritiro secondo il piano»
L'Idf annuncia di aver completato il ritiro a Gaza come previsto dall'accordo.
Merz lancia conferenza internazionale di ricostruzione per Gaza
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz vuole organizzare una conferenza internazionale per la ricostruzione di Gaza insieme all'Egitto. È quello che si legge in una nota diffusa dalla cancelleria. "Insieme all'Egitto inviteremo ad una conferenza internazionale per la ricostruzione di Gaza", si legge. "Metteremo a fuoco i bisogni di Gaza più urgenti, come la ripristinazione dei rifornimenti idrici ed energetici e quelli in ambito medico", conclude la nota.
Trump sarà lunedì in Israele
Trump andrà in Israele lunedì. Tel Aviv è in stato di massima allerta sicurezza in vista dell'arrivo del presidente degli Stati Uniti. Al momento il programma provvisorio della sua visita - rivelato dai media - prevede che Donald Trump dovrebbe atterrare all'aeroporto Ben Gurion alle 9,20 di lunedì mattina dove ci sarà l'accoglienza. Dopo il suo discorso al Parlamento israeliano, knesset, si prevede che il presidente concluda la sua breve visita e rientri, senza ulteriori incontri o cerimonie speciali.
Israele avvia ritiro truppe da Gaza con copertura di raid
Durante la notte e questa mattina, le Idf hanno iniziato a ritirare le truppe nella Striscia di Gaza secondo le linee di schieramento concordate, come parte dell'accordo con Hamas. Alcune forze sono state completamente ritirate da Gaza, mentre altre rimarranno nelle posizioni lungo le linee di schieramento. Lo riporta il Times of Israel. Il ritiro avviene sotto la copertura di bombardamenti di artiglieria e attacchi aerei in alcune zone. Si prevede che l'Idf completerà il ritiro entro stasera, entro 24 ore dalla ratifica ufficiale dell'accordo con Hamas da parte del governo israeliano.
Middle East Eye: sul nome di Barghouti c'era l'ok di Witkoff. Israele ha cambiato all'ultimo in via unilaterale
L'ufficio del premier israeliano ha cancellato all'ultimo minuto, in modo unilaterale, il nome di Marwan Barghouti dalla lista dei prigionieri palestinesi da scambiare con gli ostaggi israeliani. Lo ha detto a Middle East Eye una fonte vicina al leader di Fatah che dal 2002 sta scontando l'ergastolo nelle carceri israeliane, sostenendo che il nome di Barghouti era presente nella lista dei prigionieri palestinesi firmata dai mediatori, tra cui l'inviato Usa Steve Witkoff, nei colloqui tenuti in Egitto che hanno portato all'intesa tra Hamas e Israele sulla prima fase del piano di pace per la Striscia di Gaza. Ieri un portavoce del governo israeliano ha fatto sapere che Barghouti "non farà parte di questo rilascio". Secondo quanto appreso dal Middle East Eye, anche i nomi di Ahmed Saadat, un leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, di Hassan Salama, alto funzionario di Hamas, e di Abdullah Barghouti, leader di Hamas non imparentato con Marwan, sono stati rimossi dalla lista.
La protezione civile di Gaza invita palestinesi a non avvicinare l'Idf
La Protezione Civile di Gaza ha avvertito i palestinesi di non avvicinarsi alle aree in cui sono presenti le forze israeliane. Lo riporta Al Jazeera. Il servizio di soccorso ha esortato in particolare a non avvicinarsi alle zone di confine di Gaza City fino a quando non sarà stato annunciato ufficialmente il ritiro delle forze israeliane e non sarà confermato dalle autorità. "Violare questo avvertimento mette a rischio la vostra vita", si legge nella dichiarazione. "Esortiamo tutti a rispettarlo per la vostra sicurezza e per facilitare il lavoro delle squadre di emergenza e delle autorità sul campo", ha aggiunto.
Agenzia Wafa: l'Idf attacca a Khan Younis nonostante la tregua
Nonostante il cessate il fuoco dichiarato, entrato in vigore dopo mezzanotte, gli aerei da guerra israeliani hanno effettuato un attacco all'alba di oggi sulla città di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa.Il corrispondente di Wafa ha affermato che le forze israeliane hanno attaccato la zona di Al-Katiba, nel centro di Khan Yunis, con diversi colpi di artiglieria, in concomitanza con il sorvolo della città da parte dei droni.All'alba, gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato un violento attacco aereo contro il centro di Khan Yunis
Duecento soldati Usa per monitorare la tregua a Gaza
"Ci saranno 200 soldati statunitensi sul terreno a Gaza come parte di una task force congiunta per aiutare a sostenere e monitorare l'accordo di cessate il fuoco". Lo riporta l'Ansa affermando che la dichiarazione proviene da un alto dirigente della Casa Bianca. Queste truppe avranno il compito di "garantire che non vi siano violazioni o incursioni". La task force congiunta per monitorare il cessate il fuoco a Gaza includerà anche soldati provenienti da Egitto, Qatar, Turchia e probabilmente Emirati Arabi Uniti.
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