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I fondi Ue saranno vincolati allo stato di diritto

(Il presidente dell'Europarlamento David Sassoli. Foto LaPresse)
(Il presidente dell'Europarlamento David Sassoli. Foto LaPresse)

L’Europarlamento e la presidenza tedesca hanno trovato l’accordo per vincolare l’erogazione dei fondi europei al rispetto della rule of law da parte degli stati membri

  • C’è l’accordo tra presidenza tedesca e Parlamento Ue. Niente soldi per chi tradisce lo stato di diritto (equilibrio fra poteri, indipendenza dei giudici dall’esecutivo, pluralismo dei media, e così via).
  • Sul nesso tra fondi e diritti, il Consiglio europeo, che a fine luglio trovò un accordo su bilancio e fondo di ripresa, aveva formulato solo vaghe intenzioni, anche per il freno di Ungheria e Polonia, sotto accusa per violazioni della rule of law.
  • Ma l’Europarlamento ha insistito sul punto. Dopo circa un mese di negoziati, arriva la fumata bianca. Ora è atteso l’ok dei governi in Consiglio.  

C’è l’accordo tra presidenza tedesca ed Europarlamento per vincolare l’erogazione dei fondi europei al rispetto dei principi democratici. Niente soldi per chi tradisce la rule of law, lo stato di diritto: equilibrio fra poteri, indipendenza dei giudici dall’esecutivo, pluralismo dei media, e così via. Finora, quando l’Ue ha preso l’iniziativa di fronte a violazioni dello stato di diritto (con Polonia e Ungheria) l’iter si è arenato: serviva l’approvazione all’unanimità dei governi; e i paes

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