- Unite nell’utopia rivoluzionaria, Francia e Stati Uniti sono state tradizionalmente distanti nella concezione della cittadinanza: una religione civile di assoluta eguaglianza nel primo caso; una religione civile di attenzione alle differenze nel secondo.
- In entrambe le repubbliche i cittadini che fanno parte di minoranze razziali sono e si sentono discriminati. Ma il problema viene negato; non può esistere, perché la legge dice che non deve esistere.
- L’imparzialità per legge è una pellicola troppo sottile per neutralizzare le diseguaglianze sociali; alimenta semmai rabbia razziale e odio di classe.
Unite nell’utopia rivoluzionaria, Francia e Stati Uniti sono state tradizionalmente distanti nella concezione della cittadinanza: una religione civile di assoluta eguaglianza nel primo caso; una religione civile di attenzione alle differenze nel secondo. La triade “libertà, eguaglianza, fraternità” respinge politiche di “azione affermativa” verso etnie svantaggiate. Molto diversa la logica dei liberal americani, ben rappresentata dal presidente Lindon B. Johnson (e ora da Joe Biden): «Non si pu



