- Nei catastrofici disordini che scuotono la Francia da giorni a seguito della morte del giovane Nahel per mano di un poliziotto quegli stessi fili tornano a intrecciarsi, radicati più o meno in profondità nella storia e nella cultura di quel paese.
- Un rapporto redatto nel 2014 per il ministero dell’Educazione nazionale (il rapporto Obin) aveva segnalato che nelle scuole alcuni temi erano diventati haram.
- Al grave disagio dei giovani delle banlieues si somma però il forte disagio connesso ai corpi di polizia. Questo è il secondo filo: l’atteggiamento delle forze dell’ordine, costituite in Francia da cinque o sei corpi. Il terzo filo è il retaggio dell’impero coloniale, dal quale proviene tutta l’immigrazione.
In Banlieue 13, un film di Patrick Alessandrin del 2009, si immagina che per contrastare le gang che dominano un quartiere degradato di Parigi si lasci mano libera alla polizia, che viene a capo del problema imponendo un controllo tirannico. La storia è raccontata in chiave distopica, ma vi si intrecciano più fili di realtà concreta. Nei catastrofici disordini che scuotono la Francia da giorni a seguito della morte del giovane Nahel per mano di un poliziotto quegli stessi fili tornano a intrecc



