Solo l’8 per cento dei britannici considera i rapporti con l’Unione decisivi per la sfida elettorale. Eppure tutti i temi caldi su cui si scontrano Farage, laburisti e conservatori sono figli del Leave
Era il maggio del 2019, e Nigel Farage, il più euroscettico tra i britannici, girava nel Regno Unito con il suo autobus marchiato a capo del suo partito per fare campagna elettorale. I suoi comizi, molto partecipati, erano scanditi da toni aggressivi. Si sarebbe votato alla fine del mese per le elezioni europee. Oggi, cinque anni più tardi, Farage è candidato e ha lo stesso mezzo con cui gira per raccogliere voti nel suo paese a pochi giorni dalle europee. Lo fa con i suoi soliti comizi accesi e



