- Riprendono gli attacchi jihadisti contro la popolazione civile nel Sahel: oltre 200 uccisi in Niger in una settimana, quasi 60 in Mali. Soltanto il Burkina Faso da alcuni mesi pare essere risparmiato dalla violenza.
- In aggiunta agli scontri con gli eserciti, nella stessa zona ci sono stati numerosi e gravi incidenti tra jihadisti del Isgs e i concorrenti del Gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani (Gsim).
- La sfida è particolarmente dura per il nuovo presidente nigerino appena eletto, Mohamed Bazoum. Bazoum è stato tra i pochi uomini politici africani a rendersi conto in anticipo nel 2011 di cosa poteva avvenire se la guerra di Libia fosse davvero scoppiata.
Riprendono gli attacchi jihadisti contro la popolazione civile nel Sahel: oltre 200 uccisi in Niger in una settimana, quasi 60 in Mali. La sfida è particolarmente dura per il nuovo presidente nigerino appena eletto a Niamey, Mohamed Bazoum: sembra che i gruppi armati stiano rivolgendo la loro attenzione al suo paese, fino a ora relativamente risparmiato dagli ultimi combattimenti. La zona colpita è quella frontaliera, quasi che i combattenti stiano cercando di penetrare verso la capitale, dopo



