La vita durante la guerra

Kherson, la città occupata dai russi resiste solo grazie ai social

  • «Una signora invalida è sola in casa, qualcuno potrebbe portarle solo l’uno sull’altro, allora con altri conoscenti abbiamo creato un gruppo in cui cerchiamo di dare una mano a chi più ne ha bisogno», dice Olga Komarnizkaja, una volontaria.
  • Da piattaforme di svago o di lavoro i social in Ucraina sono diventati strumenti fondamentali per la sopravvivenza.
  • Nessuno tra le persone con cui abbiamo parlato riesce a usare internet come prima. «Non riusciamo a staccarci da quello che sta succedendo, a guardare un film o ascoltare la musica».

«Una signora invalida è sola in casa, qualcuno potrebbe portarle qualcosa da mangiare?», «Ho del latte e delle patate, se possono servire a qualcuno»: richieste e offerte di aiuto circolano tra le chat Telegram e Viber e popolano le storie Instagram degli abitanti di Kherson. È la città dell’Ucraina meridionale che dallo scorso 2 marzo vive sotto l’occupazione russa.  Il passaparola social si è trasformato in una forma di resistenza nel corso delle ultime due settimane. Dal 24 febbraio, quand

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