il caso del collaboratore di radio radicale

La congiura del silenzio intorno all’omicidio di Antonio Russo

  • Antonio Russo collaborava con Radio Radicale documentando le guerre più dimenticate: Congo, Algeria, Kosovo, dove interessi economici e ambizioni di predominio sacrificano intere minoranze etniche.
  • Dal dicembre 1999 stava seguendo il conflitto ceceno dalla Georgia, a causa dei confini russi blindati, anche se aveva tentato più volte di forzarli. Quella è stata la sua l’ultima missione. Il 16 ottobre 2000 è stato rinvenuto col torace sfondato in una stradina di campagna nel circondario di Tbilisi.
  • La doppia inchiesta giudiziaria aperta dalle procure georgiane e romana non conduce a nulla. Più precisamente sono gli inquirenti di Tbilisi a condurre il gioco, viziandolo di ambiguità e occultamenti.

Antonio Russo collaborava con Radio Radicale documentando le guerre dimenticate: Congo, Algeria, Kosovo. Luoghi dove intere minoranze etniche vengono sacrificate sull’altare degli interessi economici e delle ambizioni di potere. Dal dicembre 1999 stava seguendo il conflitto ceceno dalla Georgia. I confini russi, infatti, erano blindati, anche se aveva tentato più volte di forzarli. Quella è stata la sua ultima missione. Il 16 ottobre 2000 è stato trovato in una stradina di campagna nel circo

Per continuare a leggere questo articolo