La presidente della Repubblica Salome Zourabichvili ha condannato la decisione dell’aula di riunirsi per la prima sessione, nonostante le proteste. Un incontro «incostituzionale», lo ha definito su X. L’opposizione ha disertato i lavori. I manifestanti chiedono nuove elezioni, anche per poter riprendere il processo di assimilazione alla Ue congelato da Bruxelles
«Lunedì nero in Georgia». Con queste parole la presidente della Repubblica Salome Zourabichvili ha condannato la decisione del nuovo parlamento di riunirsi questa mattina (25 novembre) per la sua prima sessione, nonostante le proteste. Un incontro «incostituzionale», come lo ha definito su X la presidente, che si era rifiutata di convocarlo perché «massicci brogli elettorali hanno minato la sua legittimità». Il partito vincitore Sogno Georgiano si è presentato in Aula nonostante i veti di Zourab



