Al centro del filone marocchino della scandalo che ha travolto il parlamento europeo, la questione del Sahara occidentale. Rabat ha puntato a corrompere parlamentari e funzionari per aggirare la sentenza della Corte di Giustizia Ue che salvaguardava il diritto ai profitti dei Saharawi per le risorse del loro territorio.
- Al centro del filone marocchino della scandalo che ha travolto il parlamento europeo, la questione del Sahara occidentale.
- Rabat ha puntato a corrompere parlamentari e funzionari per aggirare la sentenza della Corte di Giustizia Ue che salvaguardava il diritto ai profitti dei Saharawi per le risorse del loro territorio.
- «Succede sempre qualcosa nel parlamento europeo – spiega Fatima Mahfoud rappresentante del Polisario in Italia – che va a interrompere procedimenti favorevoli alle nostre istanze». E finora come dimostrano i Maroc-Leaks Che Panzeri era cruciale nell’azione di lobby del Marocco in Ue.
Per Noam Chomsky furono loro nell’ottobre del 2010 a dare l’innesco alle Primavere arabe. In anticipo sui tunisini, i Saharawi, portarono 20mila attivisti a Gdeim Izik, in mezzo al deserto del Marocco meridionale, per manifestare pacificamente e chiedere a Rabat rispetto dei diritti. La "primavera saharawi” fu repressa nel sangue dalle forze di polizia marocchine e la loro causa si inabissò nuovamente tra l’assoluta noncuranza del mondo. Oggi, la questione del Sahara Occidentale, l’ultima c



