- Molti ricordano dove si trovavano la sera di venerdì 13 novembre 2015, quando si scatenò la mattanza dell’Isis a Parigi.
- Non si trattò di un semplice attacco all’arma bianca, bensì del più grave attentato terroristico in Europa dalle stragi del 2004 a Madrid.
- Se l’Europa ha imparato qualcosa dalla tragica lezione del Bataclan, deve agire sui fronti di prevenzione, intelligence, cooperazione e frontiere, anticipando le minacce anziché inseguirle.
Molti ricordano dove si trovavano la sera di venerdì 13 novembre 2015, quando si scatenò la mattanza dell’Isis a Parigi. Non si trattò di un semplice attacco all’arma bianca, bensì del più grave attentato terroristico in Europa dalle stragi del 2004 a Madrid. Gli attacchi furono attentamente pianificati e coordinati, sebbene alcuni degli esecutori si rivelarono, per fortuna, maldestri e meno efficaci. È il caso dei tre kamikaze dello Stade de France, due iracheni infiltrati tra i migranti d
FOTO
THE ASSOCIATED PRESS2015



