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Le donne che hanno aperto la breccia nelle mura vaticane

 

  • Nel passato la leggenda di Petronilla, figlia di san Pietro, o la storia intrigante della papessa Giovanna hanno dato corpo ai timori suscitati dall’elemento femminile. Ma vi sono state sante in rapporto, anche burrascoso, con i pontefici.
  • Trascorsi il ventennio dei papi del concilio (Roncalli e Montini) e l’appendice del brevissimo pontificato di Luciani, con l’elezione del polacco Wojtyła entra in Vaticano un’altra donna, Wanda Półtawska.
  • Altre donne, scelte e raccontate magnificamente da Lutaud, sono vicine ai papi recenti. Hermine Speier, archeologa ebrea protetta da Pio XI, è la «monsignorina» a lungo fidanzata con l’esploratore artico Umberto Nobile.

Anche nell’ambiente maschile, e spesso misogino, del Vaticano qualche donna è riuscita a far breccia. Nel passato la leggenda di Petronilla, figlia di san Pietro, o la storia intrigante della papessa Giovanna hanno dato corpo ai timori suscitati dall’elemento femminile. Ma vi sono state sante in rapporto, anche burrascoso, con i pontefici – Ildegarda di Bingen e Caterina da Siena, dichiarate «dottori della chiesa» da Benedetto XVI e da Paolo VI – e donne influenti nella curia, come Vannozza Cat

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