La crisi in Medioriente

Le motivazioni alla base dello scontro tra Gaza e Israele

Palestinians walk along a destroyed road following Israeli airstrikes on Gaza City, Thursday, May 13, 2021. (AP Photo/Khalil Hamra)
Palestinians walk along a destroyed road following Israeli airstrikes on Gaza City, Thursday, May 13, 2021. (AP Photo/Khalil Hamra)

  • Era dal 2014 che non si vedevano bombardamenti di questo tipo e la situazione inizia a preoccupare anche le Nazioni unite. Ma come si è arrivati a questa nuova escalation militare che rischia di dare vita a una nuova guerra? Ancora una volta le dispute territoriali sono al centro del conflitto. Ciò che sta accadendo a Sheikh Jarrah è emblematico della crisi israelo-palestinese.
  • Le radici sono profonde, datano decenni, ma la recente violenza cresce e si alimenta nei giorni del Ramadan, il mese sacro in cui i musulmani digiunano dall’alba al tramonto, iniziato lo scorso 12 aprile.
  • Sullo sfondo dei razzi c’è anche la voglia di capitalizzare politicamente la vicenda da parte di Netanyahu e Hamas

Migliaia di razzi sorvolano il cielo azzurro sopra Gaza, Tel Aviv, Ashkelon e Ashdod. Edifici distrutti e vittime da ambe le parti. Sarebbero 107 i morti a Gaza (tra cui 27 bambini), 7 quelli dalla parte di Israele. Diversi i capi militari di Hamas che sono rimasti uccisi nei raid. L’esercito israeliano ha fatto sapere di aver allertato circa 16mila riservisti, ovvero cittadini che hanno finito il servizio militare ma possono essere chiamati in caso di una qualsiasi emergenza. Nella notte del 1

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