Ennesimo naufragio al largo della costa libica, a pochi giorni di distanza dalla strage di oltre cento migranti nel Mediterraneo. Questa volta, i morti davanti alla costa della città libica al Zawiya sono stati 50. A dare la notizia, la Mezzaluna Rossa, citata al Arabiya.  

Qualche ora prima, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni aveva riferito che almeno 11 persone sono morte dopo che il gommone su cui viaggiavano era affondato. A bordo di quest'ultimo vi erano in tutto 24 migranti, diretti in Europa. La Guardia Costiera libica ne ha salvati 12. 

Ieri, invece, la Guardia costiera tunisina è riuscita a salvare 172 migranti di nazionalità africana, tra cui donne e bambini, che si trovavano in rotta verso le coste europee a bordo di un gommone, a nord di Zaouia. I migranti sarebbero poi stati rimpatriati in Libia. Dell’episodio riferisce anche l’Oim, precisando che nelle ultime 48 ore, le squadre di emergenza hanno intercettato oltre 600 migranti.  

In arrivo verso l’Italia

I militari della Guardia di finanza pugliese hanno intercettato la scorsa notte, nelle acque a dieci miglia al largo di Vieste in provincia di Foggia, una barca a vela battente bandiera bulgara con a bordo 35 migranti, tra cui nove donne e dodici bambini, tutti afghani.

I migranti stanno tutti bene e sono stati ospitati in alcune strutture del porto di Vieste. Sull'imbarcazione, già intercettata nelle acque di Vieste a settembre 2020, c’erano due presunti scafisti, entrambi ucraini, di 35 e 41 anni. La loro posizione è al vaglio degli investigatori.

Nell’ultimo periodo, il mal tempo ha frenato le partenze dalle coste straniere in direzione Europa, ma si teme che con l’arrivo del bel tempo, possa esserci un nuovo boom di migrazioni, così come ribadito a Domani dal fondatore di Emergency, Gino Strada.

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