verso LE ELEZIONI PRESIDENZIALI in libia

Libia, l’Italia continua ad addestrare ed equipaggiare la Guardia costiera

LIBYA
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  • Alla base della relazione tra Roma e Tripoli vi è da una parte il bisogno del nostro paese, così come dell’Europa, di arginare i flussi migratori provenienti dall’Africa, dall’altra il desiderio di contare ancora qualcosa nell’ex colonia nonostante i mutati scenari geopolitici.
  • Nel 2021 sono stati stanziati 10,5 milioni per le operazioni di addestramento ed equipaggiamento della Guardia costiera libica, il dato più alto mai registrato fino a questo momento.
  • Il voto delle presidenziali a dicembre e la presenza di candidati autoritari come il generale Haftar o il figlio di Gheddafi dovrebbero far riflettere sulla destinazione dei fondi italiani.

Le notizie che arrivano dal Mediterraneo e dalla Libia sono sempre più preoccupanti, eppure il rapporto dell’Italia con Tripoli e con la sua Guardia costiera continua a restare immutato. Respingimenti, abusi, uso della forza, violazioni costanti dei diritti umani sono alla base dell’operato dei militari che pattugliano le coste libiche, come denunciato in più occasioni da diverse ong internazionali. Eppure la Guardia costiera libica continua ad essere addestrata ed equipaggiata dai governi ital

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