Mondo

L’occidente e quel vizio di sentirsi migliori di tutti

  • L’Occidente collettivo sta cadendo nell’autoreferenzialità conformista del credere che tutti la pensano alla sua stessa maniera. 
  • L’ostinazione sul proseguire la guerra non piace al resto del mondo che ne paga le conseguenze. 
  • La Cina si avvantaggia di questo clima politico promuovendo il suo modello di multilateralismo. 

L’Occidente non deve cadere vittima della propria autoreferenzialità: anche se vince la guerra può perdere la pace. Nella missione che va compiendo a Kiev e a Mosca il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, c’è una novità anticonformista: andare controcorrente, cioè contro i soli discorsi bellicisti come se non ci fosse alternativa e ai quali anche l’Occidente sembra essersi assuefatto. Al di là di come la si pensa, esiste un pericolo: credere che tutti la pensino come noi. Non è così

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