Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che incontrerà, domenica 28 dicembre, probabilmente a Mar-a-Lago, Donald Trump, dopo una serie di contatti con gli emissari della Casa Bianca. L’incontro, anticipato da fonti diplomatiche citate dal Kyiv Post e dal giornalista di Axios Barak Ravid, è stato poi confermato dallo stesso presidente ucraino: «Abbiamo un programma ampio e l'incontro si terrà questo fine settimana, credo domenica, in Florida, dove vedremo il presidente Trump». 

I contatti con gli emissari Usa

Secondo Zelensky i colloqui con gli inviati di Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, dedicati alle modalità per porre fine alla guerra, sono stati proficui. «Molti dettagli e buone idee» ha scritto su Telegram il presidente ucraino parlando di nuove proposte su formati, incontri e tempistiche. Ha poi aggiunto che: «Molto può essere deciso prima del nuovo anno».

Secondo quanto riferito da Zelensky, il capo negoziatore ucraino Rustem Umerov ha mantenuto contatti regolari con la parte americana, anche durante incontri a Miami. L’Ucraina avrebbe inoltre presentato a Washington 20 punti di un piano di pace. «Non stiamo perdendo un solo giorno», ha ribadito il leader di Kiev, sottolineando l’importanza di un confronto diretto con Trump nel prossimo futuro.

Attacchi russi nel giorno di Natale hanno causato almeno tre morti e 13 feriti

Sul piano militare, l’esercito ucraino ha dichiarato di aver colpito il 25 dicembre con missili britannici Storm Shadow la raffineria russa di Novoshakhtinsk, registrando “numerose esplosioni”. Secondo lo stato maggiore ucraino, l’impianto è uno dei principali fornitori di prodotti petroliferi nel sud della Russia ed è coinvolto nel rifornimento delle forze armate russe.

Nelle stesse ore, un attacco di droni russi ha colpito una infrastruttura a Odessa, provocando un incendio e disagi alla rete elettrica. Le autorità locali stanno verificando eventuali danni alle fognature. Attacchi russi nel giorno di Natale hanno inoltre causato almeno tre morti e 13 feriti nelle regioni di Zaporizhzhia, Donetsk e Kherson.

L’ipotesi delle forze di pace europee

Sul fronte diplomatico, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha affermato che Francia, Germania, Turchia e Gran Bretagna sarebbero già pronte a inviare truppe in Ucraina dopo la fine della guerra, con funzioni di deterrenza e peacekeeping. Altri Paesi starebbero ancora valutando.

Mentre il conflitto prosegue sul terreno, Kiev punta ora sull’incontro annunciato con Trump come possibile snodo politico decisivo. 

Zelensky: piano di pace americano pronto al 90 per cento

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che il piano di pace statunitense in 20 punti per l’Ucraina è «pronto al 90 per cento» e che l’obiettivo è arrivare al completamento totale nelle prossime settimane. Zelensky ha confermato un incontro con il presidente Usa Donald Trump domenica in Florida, a Mar-a-Lago, nell’ambito di un’iniziativa diplomatica guidata da Washington per porre fine alla guerra. Al centro dei colloqui ci saranno le garanzie di sicurezza, con il coinvolgimento anche dei partner europei, che potrebbero partecipare almeno in collegamento online.

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