Sono stati nominati i ministri del nuovo governo in Francia guidato da Elisabeth Borne. Ad annunciarlo il segretario generale dell’Eliseo, Alexis Kohler. Per alcuni si tratta di una conferma dei loro incarichi, per altri invece è un debutto o un ritorno nell’esecutivo francese.

  • Il ministero dell’Economia rimane a Bruno Le Maire, così come quello dell’Interno a Gerald Darmanin e quello della Giustizia a Eric Dupond-Moretti. Al ministero degli Esteri, invece, la 66enne diplomatica Catherine Colonna prende il posto di Jean-Yves Le Drian. Colonna è stata ministra degli Affari europei, ambasciatrice in Italia dal 2014 al 2017,  e dal 2019 ambasciatrice nel Regno Unito. 
  • La nuova portavoce del governo sarà Olivia Grégoire, già segretaria di stato, che prende il posto di Gabriel Attal, diventato responsabile dei Conti pubblici. Altro cambio riguarda il ministero dell’Istruzione, che passa di mano da Jean-Michel Blanquer allo storico Pap Ndiaye. Il 56enne, nato da padre senegalese e madre francese, e cresciuto nella banlieue di Parigi, è un esperto di Stati Uniti e studioso delle minoranze etniche. Il nuovo ministro della Difesa del paese è Sebastien Lecornu, già ministro dei Territori d’Oltremare.
  • La nuova ministra per la Pianificazione ecologica e i Territori, un settore su cui il presidente Emmanuel Macron ha manifestato la volontà di concentrarsi, è Amelie de Montchalin, già ministra responsabile della Funzione Pubblica. Alla Cultura, invece, è la franco libanese Rima Abdul Malak, già consigliera del presidente, che prende il posto di Roselyne Bachelot. Il ministro del Lavoro diventa Olivier Dusspot.

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