I droni ucraini sono tornati a colpire in profondità nel territorio russo. Nella notte tra martedì e mercoledì, due depositi di petrolio che contenevano un totale di 26mila tonnellate di carburante sono stati incendiati nel corso di attacchi aerei compiuti da velivoli senza pilota, mentre altri attacchi sono stati compiuti nelle regioni russe di Voronhez e Lipetsk. 

Usa contro Kiev

Si tratta dell’ennesimo attacco contro il settore energetico russo che gli ucraini hanno compiuto nel corso di una nuova campagna lanciata a partire da febbraio. Secondo stime indipendenti, i droni ucraini sono riusciti a danneggiare oltre il 10 per cento della capacità di raffinazione russa.

Per gli ucraini, questi attacchi rappresentano un’importante vittoria morale in una fase in cui la situazione al fronte continua a essere difficile. La speranza è che proseguendo questa campagna, i danni diventino tali da avere un impatto sulla popolazione e sulle forze armate di Mosca. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che tra gli obiettivi degli attacchi c’è «far sentire alla popolazione russa il costo della guerra».

Gli Stati Uniti, principale alleato del paese, sono però fermamente contrari a queste operazioni e hanno chiesto in via riservata e pubblicamente di interromperli. «L’Ucraina farebbe meglio a concentrarsi su obiettivi tattici e operativi che potrebbero avere un’influenza diretta sui combattimenti», ha detto a inizio aprile il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin.

Secondo gli Stati Uniti, gli attacchi ucraini potrebbero causare un aumento del prezzo del petrolio sui mercati internazionali e una rapprasaglia russa. Zelensky e la leadership ucraina respingono le richieste di interrompere gli attacchi, affermando che nessuno può imporre a Kiev come usare i droni di sua fabbricazione.

Arrivano i blackout

Di sicuro, il settore elettrico ucraino al momento è in condizioni molto peggiori di quello russo. Questa settimana, l’autorità energetica Ukrenergo ha annunciato che le industrie del paese non riceveranno più corrente a partire dalle ore 18 e fino alla mattina successiva, con la sola eccezione delle aziende chiave del settore della difesa.

Secondo diversi esperti di energia, nei prossimi giorni arriverà un annuncio simile anche per quanto riguarda il consumo dei privati. In particolare, è probabile che la sera il consumo di elettricità sarà limitato in tutto il paese. Con quali modalità non è ancora stato deciso.

Queste limitazioni sono il frutto di una serie di bombardamenti russi senza precedenti. A partire dal mese di marzo, missili e droni russi usati in quantità mai visti prima hanno distrutto o danneggiato tutte le centrali a carbone del paese, diverse centrali idroelettriche, trasformatori e altre infrastrutture energetiche. Secondo le stime più pessimistiche, l’Ucraina avrebbe perso tra il 50 e l’80 per cento della sua capacità di generare energia.

Il presidente Vladimir Putin ha definito questa serie di attacchi una rappresaglia per i bombardamenti ucraini contro le raffinerie russe. Zelensky ha rovesciato le accuse, affermando che gli attacchi ucraini sono una risposta a quelli russi e che il bombardamento delle raffinerie cesserà quando la Russia fermerà i suoi attacchi. Per il momento, non sembra che nessuno dei due paesi abbia ridotto il numero o l’intensità dei suoi raid.

Arresti e gialli

In Russia è stato arrestato con accuse di corruzione il viceministro della Difesa, Timur Ivanov. Il viceministro è accusato di aver ricevuto una tangente di grandi dimensioni, ma il Comitato investigativo che si occupa delle indagini non ha rivelato altri dettagli.

Ivanov è un personaggio celebre tra i giornalisti investigativi del paese che negli anni lo hanno accusato per numerosi casi di corruzione. La sua residenza principale è situata nello storico edificio di San Pietroburgo in cui è ambientato il romanzo “Il maestro e Margherita”, di Mikhail Bulgakov.

Ivanov è un alleato di lungo corso del ministro della Difesa, Sergei Shoigu, e dall’inizio dell’invasione è il membro di più alto rango del governo a finire sotto indagine. Ma ci sono dubbi sulle reali ragioni che abbiano portato al suo arresto.

Secondo il giornale russo indipendente Is, le tangenti sarebbero soltanto una copertura. Fonti vicini agli investigatori hanno detto al giornale che la reale ragione che ha portato all’arresto è un’accusa di alto tradimento: «Uno come Ivanov non potrebbe mai essere arrestato per corruzione».

In cosa consista l’alto tradimento, però, non è chiaro. Alcuni ipotizzano che la rimozione di Ivanov è il primo passo in vista della sostituzione del ministro Shoigu, di cui si parla da tempo, ma che fino ad ora non è mai materializzata.

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