Il principale oppositore di Putin è in carcere da più di un anno ed è accusato di frode. Era stato arrestato al suo rientro dalla Germania dove è stato ricoverato per avvelenamento
È iniziato questa mattina il processo a Alexej Navalny, oppositore del presidente russo Vladimir Putin. Navalny è in carcere da oltre un anno, arrestato lo scorso gennaio al suo rientro dalla Germania, dove era stato curato a seguito dell’avvelenamento. È accusato di frode e rischia oltre dieci anni di detenzione.
- Navalny è detenuto nella colonia penale correttiva di Pokrov, a circa cento chilometri da Mosca. Ha partecipato all’udienza ed è comparso in uniforme da detenuto, con la testa rasata.
- È stato permesso alla moglie, Yulia Navalnaya, di partecipare al processo, dove è riuscita a parlare con il marito. «Questo è un processo illegale e spudorato e il modo in cui è organizzato è la prova migliore che mio marito è un uomo onesto. Lo tengono in prigione perché non ha paura di questo governo», ha scritto.
- Navalny aveva subito un avvelenamento nell’estate del 2020. Collassò su un aereo – partito dalla città di Tomsk, in Siberia, e diretto a Mosca – che fu fatto atterrare nella città più vicina dove venne ricoverato in terapia intensiva. Fu poi trasferito a Berlino, all’ospedale Charité, dove si scoprì dell’avvelenamento con l’agente nervino Novichok.
© Riproduzione riservata



