Gli Stati Uniti stanno lavorando a una proposta di tregua di un mese e mezzo in cambio del rilascio di 40 ostaggi israeliani. Le discussioni sono ancora in corso per arrivare a un accordo il prima possibile. In un’intervista a Repubblica il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha annunciato che nonostante il ritiro parziale delle truppe da Gaza l’operazione militare su Rafah si farà. La dichiarazione ha confermato l’annuncio di lunedì del premier Benjamin Netanyahu, secondo cui la data per l’invasione della città del sud della Striscia sarebbe già stata decisa. Israele sta acquistando 40mila tende per evacuare i civili sfollati a Rafah, che sono però oltre un milione. Le Nazioni unite valuteranno l’adesione dell’Anp. 

PUNTI CHIAVE

10:28

Israele acquista 40mila tende per l'evacuazione di Rafah

08:18

Il ministro Katz: "Operazione su Rafah a tempo debito" 

07:55

Accordo di tregua ancora lontano. SI valuta proposta americana

16:31

Secondo le Nazioni Unite Israele impedisce maggiormente l'arrivo del cibo a Gaza rispetto agli altri aiuti

Le Nazioni Unite affermano che lo Stato ebraico ha bloccato in misura maggiore i convogli che trasportano cibo rispetto a quelli che portano altri aiuti umanitari nella Striscia.

Un portavoce delle Nazioni Unite, Jens Laerke, ha dichiarato: «I convogli che trasportano cibo e in particolare sono diretti verso il nord della Striscia, dove il 70 percento delle persone soffre la fame, hanno una probabilità tre volte maggiore di essere respinti rispetto ai convogli che trasportano altri beni primari». 

Laerke ha inoltre fatto presente che i ritardi nelle consegne sono dovuti al fatto che Israele ha stabilito che gli autisti e i mezzi egiziani non possano essere nella stessa area allo stesso tempo di quelli palestinesi. Secondo il portavoce, il problema principale è ottenere l'autorizzazione e la sicurezza che gli aiuti possano arrivare senza ostacoli.

15:19

Netanyahu completerà l'eliminazione dei miliziani di Hamas

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che lo Stato ebraico porterà a termine l'eliminazione dei combattenti di Hamas, inclusi quelli nella città di Rafah, al confine con l'Egitto. 

«Nessuna forza al mondo ci fermerà. Ci stanno provando in molti ma non servirà, perché il nemico, dopo ciò che ha fatto, non ne sarà più in grado», afferma il primo ministro a Reuters.

Lunedì Netanyahu aveva affermato che l'esercito israeliano ha stabilito una data in cui invaderà Rafah, senza specificare il giorno in cui avverrà. Molti paesi occidentali, tra cui gli Stati Uniti, si sono opposti con forza a questa decisione a causa delle vittime collaterali che l'attacco potrebbe causare.

15:01

L'agenzia Unrwa è fondamentale per evitare la carestia a Gaza

L'agenzia della Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) deve rimanare la «colonna portante di ogni risposta umanitaria» per evitare che i due milioni di gazawi nella Striscia soffrano la fame, ha dichiarato il direttore della pianificazione dell'Unrwa Sam Rose. Ha anche affermato che Israele continua a impedire ai convogli di aiuti umanitari di entrare nella Striscia, dove 300mila persone stanno affrontando la penuria di risorse alimentari. 

Più di metà dei 16 paesi che avevano smesso di finanziare l'Unrwa, dopo le affermazioni di Israele sulla partecipazione di 12 operatori umanitari dell'agenzia su 13mila avevano preso parte all'attacco di Hamas del 7 ottobre, hanno riniziato a finanziare l'Unrwa.

13:45

Il Nicaragua chiede alla Corte dell'Aia lo stop alle armi inviate dalla Germania a Israele

Davanti alla Corte internazionale di Giustizia dell'Aia, lo stato del Nicaragua ha chiesto di imporre alla Germania di fermare l'invio di Armi ad Israele e di riprendere il finanziamento dell'agenzia Unrwa per i rifugiati palestinesi, visto che secondo il Nicaragua c'è il rischio che a Gaza si verifichi un genocidio

13:12

Ministero della Sanità di Gaza, superati i 33mila morti

Secondo il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, dal 7 ottobre sono stati uccisi 33.360 palestinesi nell'enclave e 75.993 sono stati feriti. La maggior parte delle vittime, spiega il ministero, sono donne e bambini. Si tratta, precisano le autorità, di una stima al ribasso, migliaia di corpi sono rimasti sotto le macerie. 

12:50

Unrwa, serve un più facile accesso alla Striscia di Gaza

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha scritto su X che «ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza» e serve urgentemente che venga semplificato l'accesso alla Striscia di Gaza per fornire aiuti umanitari. L'agenzia fa sapere che ha sostenuto le famiglie con 10 milioni di unità di cibo, 24 milioni di litri d'acqua e 440.000 coperte e materassi. 

L'agenzia è stata colpita dalle decisioni di diversi stati di bloccare i finanziamenti, dopo le accuse di Israele sul presunto coinvolgimento di circa 12 dipendenti negli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Ma Svezia, Canada e Danimarca hanno annunciato la ripresa dei finanziamenti. 

11:47

Il ministro degli Esteri francese Séjourné annuncia la possibilità di sanzionare Israele per aumentare gli aiuti a Gaza

La Francia, rappresentata dal ministro Stéphane Séjourné, suggerisce alla comunità internazionale di sanzionare Israele, in modo da forzare Tel Aviv a consentire gli aiuti umanitari ai civili palestinesi. «La Francia - dice Séjourné - è stata tra i primi paesi a proporre sanzioni europee per i coloni israeliani che compiono violenze in Cisgiordania. Se è necessario continueremo per ottenere l'apertura agli aiuti umanitari». 

L'osservatore della Nazioni Unite, Volker Turk, ha affermato lo scorso mese che le restrizioni imposte da Israele agli aiuti umanitari a Gaza potrebbero equivalere a una tattica per affamare la popolazione e sarebbe un crimine di guerra. Così come un rapporto delle Nazioni Unite, sempre dello scorso mese, ha detto che la fame è imminente nel nord della Striscia. 

Israele nega di bloccare gli aiuti umanitari, attribuendo la responsabilità agli errori logistici delle organizzazioni umanitarie o ad Hamas.

11:21

Attacco israeliano in Siria in risposta a un razzo sulle Alture del Golan

Gli aerei da guerra israeliani hanno colpito una posizione militare siriana nella notte, in risposta a un attacco lanciato dalla Siria lunedì sulle Alture del Golan, annesse da Israele al suo territorio.

Lo ha fatto sapere l'Idf, che ha dichiarato: «Aerei da guerra hanno attaccato infrastrutture dell'esercito siriano nell'area di Mahajjah», a circa 30 chilometri dalla zona demilitarizzata che separa le due milizie. Il razzo lanciato dalla Siria non ha causato vittime e l'artiglieria israeliana ha colpito il punto da cui è stato lanciato.

10:28

Israele acquista 40mila tende per l'evacuazione di Rafah

Un ufficiale dell'Idf conferma che Tel Aviv sta preparando l'evacuazione della città di Rafah nel sud della Striscia di Gaza, comprando 40mila tende, secondo quanto riporta l'Associated Press. Le operazioni di evacuazione riguardano centinaia di migliaia di Palestinesi, che dopo i bombardamenti di Israele nel nord della Striscia si erano rifugiati nella città di Rafah, vicina al confine con l'Egitto. Israele ha annunciato di avere un piano per evacuare la popolazione prima di attaccare la città, inoltre il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant lunedì ha pubblicato un bando rivolto a fornitori di tende per il loro acquisto. 

È di ieri, infatti, l'annuncio del primo ministro Benjamin Netanyahu che ha precisato: nonostante il ritiro delle truppe israeliane dal sud della Striscia, l'Idf ha stabilito una data per l'invasione di Rafah.

Secondo l'esercito israeliano, Rafah è l'ultima roccaforte di Hamas, motivo per cui vogliono inviare truppe. La comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti, si oppone all'offensiva poiché teme metta in pericolo i civili palestinesi. Nella città al confine con l'Egitto sono oltre un milione gli sfollati gazawi. 

09:26

Il Cairo chiede un'inchiesta sui crimini israeliani

L'Egitto ha chiesto un'indagine internazionale, sotto la supervisione delle Nazioni Unite, per verificare tutti i crimini commessi da Israele dall'inizio della guerra contro il movimento islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza, il 7 ottobre 2023.

Intanto prosegue l'invio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza per mano delle forze di aviazione giordane:

Il lancio dei pacchi con i paracadute da un aereo dell'Esercito di Amman
09:05

La Turchia limita le esportazioni verso Israele

La Turchia ha imposto limiti alle esportazioni di numerosi prodotti verso Israele. Tra questi, prodotti in acciaio, ferro e alluminio. Lo ha annunciato il ministero del Commercio turco con un comunicato: «Questa decisione rimarrà in vigore fino a quando Israele non dichiarerà un cessate il fuoco immediato e consentirà l'accesso continuo degli aiuti umanitari a Gaza».

Sono 54 i prodotti bloccati inclusi nella lista di Ankara: profili in alluminio, coloranti, barre in rame, betoniere, tubature in acciaio, lastre di cemento per il settore edilizio, cavi e quadri elettrici, macchine scavatrici e da cantiere, piastrelle, cavi in fibra ottica e conduttori elettrici, granito, materiali isolanti per l'edilizia, composti chimici di vario tipo, vetri utilizzati nel settore edilizio, zolfo, prodotti chimici utilizzati per la lavorazione dei metalli, pallet, ceramica, tubi di plastica, mattoni, vernici, gru, adesivi e colle.

 

 

La Turchia, ha aggiunto il ministero, «non ha permesso la vendita di qualunque prodotto che possa essere utilizzato per scopi militari a Israele» da molto tempo. «Israele continua sfacciatamente a violare il diritto internazionale e ignora i numerosi appelli da parte della comunità internazionale per il cessate il fuoco e l'invio ininterrotto di aiuti umanitari», ha concluso. 

08:29

Guterres chiede di fare entrare i giornalisti stranieri a Gaza

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto a Israele di consentire ai giornalisti stranieri di entrare nella Striscia di Gaza, sostenendo che una "guerra dell'informazione" sta peggiorando "il trauma" del conflitto tra Israele e Hamas. "Negare l'ingresso a Gaza ai giornalisti internazionali significa permettere alla disinformazione e alle false narrazioni di prosperare", ha scritto Guterres su X

08:25

Ucciso a Gaza il capo dell'ufficio emergenza di Hamas

"La scorsa notte, sotto la direzione dell'intelligence dell'Idf, aerei da combattimento dell'Idf hanno colpito ed eliminato il terrorista Hatem Alramery, capo dell'ufficio di emergenza di Hamas nei campi centrali di Gaza", hanno scritto le forze di difesa israeliane su Telegram.

08:18

Il ministro Katz: "Operazione su Rafah a tempo debito" 

"Se l'Iran ci attaccherà direttamente, noi attaccheremo l'Iran. E se saranno le milizie alleate dell'Iran a farlo, come rappresaglia per la distruzione del consolato a Damasco, attaccheremo anche loro". A dichiararlo, in un'intervista a 'La Repubblica' è il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. "Siamo pronti a ogni scenario. E Hamas non si illuda che il ritiro delle truppe da Gaza Sud significhi la fine della guerra", prosegue. "Se troviamo un accordo, ci sarà un temporaneo cessate il fuoco quindi l'Idf non entrerà a Rafah. Ma lo farà in futuro, a tempo debito. Hamas pensa che non lo faremo? Si sbaglia".

08:09

L'Onu valuta l'adesione dell'Anp 

 Il presidente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha trasmesso al comitato di adesione la richiesta dell'Autorità palestinese (Anp) affinché la Palestina diventi membro a pieno titolo dell'organismo mondiale. Il comitato di 15 membri dovrebbe prendere una decisione sullo status della Palestina questo mese, ha detto Vanessa Frazier, ambasciatrice di Malta alle Nazioni unite, che ha anche proposto che il comitato si riunisca per esaminare la richiesta.

07:55

Accordo di tregua ancora lontano. SI valuta proposta americana

Con un comunicato pubblicato nella serata di ieri, Hamas ha respinto l'ultima proposta di accordo avanzata da Israele. Il movimento ha affermato che Israele non ha compiuto passi ritenuti sufficienti: "rimane testardo e non ha risposto a nessuna delle richieste del nostro popolo e della nostra resistenza". Hamas ha comunque confermato di essere "desideroso di raggiungere un accordo che ponga fine all'aggressione contro il popolo" palestinese. Intanto gli Stati Uniti sta lavorando a una proposta di tregua di un mese e mezzo in cambio del rilascio di 40 ostaggi israeliani. Le discussioni sono ancora in corso

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