In molti contestano la richiesta d’arresto per il premier israeliano. Ma nessuno entra nel merito delle accuse né si domanda: il leader di un paese democratico si è comportato come un capo terrorista?
Nessuno ci può giudicare. La famosa canzone di Caterina Caselli è diventata un coro recitato a ogni latitudine. La classe politica è spesso sottomessa alla finanza senza apparenti reazioni, ma rivendica un primato sui giudici sconfessando così l’essenza stessa della democrazia che prevede la divisioni dei poteri e l’indipendenza tra legislativo, esecutivo e giudiziario. Così la richiesta d’arresto per Benjamin Netanyahu, il premier d’Israele (e per il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant)



