Dopo tre anni, i paesi membri dell’organizzazione hanno raggiunto l’accordo sulla bozza che a maggio verrà valutata all’Assemblea mondiale della sanità. Alle fasi finali della negoziazione non hanno partecipato gli Stati Uniti. «Le nazioni del mondo hanno fatto la storia», ha commentato il direttore generale
I paesi membri dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno raggiunto il consenso su un accordo volto a prevenire e contrastare meglio le future pandemie. Dopo tre anni di negoziati, gli stati «hanno compiuto un importante passo avanti negli sforzi per rendere il mondo più sicuro dalle pandemie», scrive l’Oms in una nota. La bozza di accordo verrà presa in considerazione alla prossima Assemblea mondiale della sanità a maggio, la 78esima, per una sua valutazione.
Il testo di 32 pagine concordato mira a «prevenire, preparare e rispondere alle pandemie», nel rispetto del «diritto sovrano» degli stati, ed è ispirato ai principi di «equità, solidarietà e trasparenza». Le decisioni in materia di sanità pubblica di fronte alle pandemie, si legge nel documento, devono basarsi sui «migliori dati scientifici e fattuali disponibili».
«Le nazioni del mondo hanno fatto la storia oggi a Ginevra», ha dichiarato il direttore generale dell’organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus in una nota. «Raggiungendo il consenso», ha detto, «non solo hanno messo in atto un accordo generazionale per rendere il mondo più sicuro, ma hanno anche dimostrato che il multilateralismo è vivo e vegeto e che nel nostro mondo diviso le nazioni possono ancora lavorare insieme per trovare un terreno comune e una risposta condivisa a minacce comuni».
Con questo accordo si vogliono evitare gli errori commessi durate la pandemia da Covid-19 che, cinque anni fa, ha ucciso milioni di persone. Ora ci sono nuove minacce sanitarie, come le epidemie di influenza aviaria e di morbillo. Alla fase finale del negoziato non hanno però partecipato gli Stati Uniti, che sono usciti dall’organizzazione prima di tagliare la spesa agli aiuti esteri e minacciare i dazi anche sui prodotti farmaceutici.
Le negoziazioni
Le negoziazioni sono iniziate a dicembre 2021, quando i paesi membri hanno istituito l’Organismo intergovernativo di negoziazione, per redigere uno strumento internazionale. Ci sono voluti 13 cicli formali di riunione e numerose negoziazioni informali prima di arrivare all’unanimità sulla bozza.
Tra le proposte incluse, l’istituzione di un sistema di accesso ai patogeni e condivisione dei benefici, l’adozione di misure concrete per la prevenzione delle pandemie, anche attraverso un approccio One Health. O, ancora, l’agevolazione del trasferimento di tecnologie e relative conoscenze, competenze ed esperienze per la produzione di prodotti sanitari correlati alle pandemie; la mobilitazione di una forza lavoro qualificata, formata e multidisciplinare per le emergenze sanitarie a livello nazionale e globale.
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