«Dobbiamo proteggere l'unità nazionale e la pace civile», ha detto il presidente siriano ad interim, Ahmad al Sharaa, durante un discorso in una moschea di Damasco ripreso da SyriaTv. «Tutti i siriano possono vivere assieme»
Secondo l’ong Osservatorio siriano per i diritti umani sono mille le persone morte, tra cui 745 civili, durante gli scontri, nella regione di Latakia in Siria, tra le forze governative e le milizie alawite leali a Bashar Assad. Stando a quanto riportato dalla ong i civili alawiti sono stati uccisi «a sangue freddo», nelle province di Latakia e Tartus e in quelle centrali di Hama e Homs, per mano delle forze di sicurezza governative.
L’osservatorio e altri gruppi di attivisti denunciano esecuzioni sommarie, torture e maltrattamenti su gruppi di civili disarmati. Gli scontri sono iniziati giovedì 6 marzo, dopo un’imboscata a Jableh, a opera delle milizie alawite contro le forze siriane, che riuniscono i gruppi guidati da Hayat Tahir al-Sham.
Negli scontri hanno perso la vita anche 125 membri delle forze di sicurezza e di 148 combattenti fedeli ad Assad, per un bilancio totale di 1.018 morti, secondo quanto riportato dalla ong.
«Voglio che siate tranquilli per la situazione in questo paese. Quello che sta accadendo nel paese sono sfide prevedibili. Dobbiamo proteggere l'unità nazionale e la pace civile», ha detto il presidente siriano ad interim, Ahmad al Sharaa, durante un discorso in una moschea di Damasco ripreso da SyriaTv. «Tutti i siriano possono vivere assieme».
L’Ue condanna le violenze
L'Unione Europea ha condannato le violenze in Siria e ammonito che una transizione pacifica non deve essere minata anche per interferenze esterne. L'Ue «condanna fermamente i recenti attacchi» che sarebbero stati compiuti «da elementi pro-Assad contro le forze del governo provvisorio nelle zone costiere della Siria e ogni violenza contro i civili», si legge in una nota del portavoce dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, Kaja Kallas. «I civili devono essere protetti in ogni circostanza, nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario». E, conclude la nota: «L'Ue invita inoltre tutti gli attori esterni a rispettare pienamente la sovranità, l'unità e l'integrità territoriale della Siria. L'Ue condanna qualsiasi tentativo di minare la stabilità e le prospettive di una transizione pacifica duratura, inclusiva e rispettosa di tutti i siriani nella loro diversità».
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